Investing.com - Il dollaro è in salita al massimo di sei mesi contro il paniere delle altre principali valute questo mercoledì; sui mercati cresce l’attesa per il report preliminare sulla crescita del secondo trimestre negli USA e per l’esito del recente vertice di politica monetaria della Federal Reserve nel corso della seduta.
Per oggi è prevista la pubblicazione della stima preliminare sulla crescita del prodotto interno lordo del secondo trimestre, che sarà seguita dalla conclusione del vertice di politica monetaria della Fed.
L’attenzione degli investitori è rivolta al report sull’occupazione non agricola USA per il mese di luglio che sarà rilasciato venerdì.
Il dollaro si è rafforzato dopo i commenti della Presidente della Fed Janet Yellen che all’inizio del mese ha dichiarato che la banca potrebbe decidere di aumentare presto i tassi se la ripresa nel mercato del lavoro dovesse continuare.
Il biglietto verde è stato inoltre sostenuto dai dati economici che hanno mostrato un miglioramento della ripresa economica. Nel report di ieri del Commerce Board si legge che la fiducia dei consumatori negli Stati Uniti è salita al massimo degli ultimi sette anni questo mese.
L’euro oscilla vicino al minimo di otto mesi, con EUR/USD a 1,3401.
L’euro è rimasto sotto forte pressione alla vendita tra i timori per la divergenza di opinioni in merito alla politica monetaria tra la Banca Centrale Europea e le altre banche centrali.
Stamane, i dati hanno mostrato che in Spagna l’economia è cresciuta dello 0,6% nel secondo trimestre del 2014, al di sopra delle aspettative, e dell’1,2% su base annua.
Tuttavia, in un secondo report si legge che l’indice dei prezzi al consumo spagnolo ha subito una contrazione dello 0,6% a luglio, alimentando i timori per la minaccia di deflazione nella zona euro.
Domani, la zona euro pubblicherà gli attesissimi dati sull’indice dei prezzi al consumo.
Il cambio USD/JPY è salito dello 0,13% a 102,24, il massimo dal 18 giugno, mentre il cambio USD/CHF ha toccato il massimo di sei mesi di 0,9074.
La sterlina è in calo al minimo di un mese e mezzo, con GBP/USD giù dello 0,05% a 1,6934.
Anche il dollaro neozelandese si è attestato al minimo di un mese e mezzo, con NZD/USD a 0,8507. Scendono anche il dollaro australiano e quello canadese, con AUD/USD giù dello 0,21% a 0,9363 e USD/CAD in salita dello 0,15% a 1,0869.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è in salita dello 0,10% a 81,39, il massimo dall’inizio di febbraio.