Investing.com - La sterlina è in calo al minimo degli ultimi 14 mesi contro il dollaro questo giovedì, dopo che ieri la Banca d’Inghilterra ha tagliato le previsioni di crescita e inflazione nel suo report trimestrale, spingendo gli operatori dei mercati a posticipare le aspettative di un aumento dei tassi di interesse.
Il cambio GBP/USD scende dello 0,12% a 1,5756, il minimo dal settembre 2013, da 1,5776 segnato alla chiusura di ieri.
Il calo della sterlina ha seguito la dichiarazione di ieri della BoE secondo cui l’inflazione resterà al di sotto dell’obiettivo del 2% a breve termine e scenderà sotto l’1% nei prossimi sei mesi. Secondo la banca, l’inflazione impiegherà tre anni per tornare al 2%.
La banca ha spiegato le previsioni di inflazione sono basse a causa del crollo dei prezzi delle materie prime e delle prospettive pessimistiche per la crescita economica globale.
Il tasso annuo di inflazione nel Regno Unito ha visto un calo al minimo degli ultimi cinque anni dell’1,2% a settembre.
La banca prevede ancora una crescita economica pari al 3,5% per quest’anno ma ha abbassato le previsioni per il 2015 al 2,9% dal 3,1% stimato ad agosto.
Il Governatore della BoE Mark Carney ha dichiarato che da agosto i mercati hanno posticipato le aspettative di un aumento dei tassi all’ottobre dell’anno prossimo ed ha aggiunto che gli investitori hanno fatto bene a non aspettarsi un aumento anticipato.
La sterlina crolla al minimo delle ultime due settimane contro l’euro, con la coppia EUR/GBP su dello 0,34% a 0,7910.
Nella zona euro, i dati di questa mattina hanno mostrato che l’inflazione in Germania è rimasta debole il mese scorso ma il tasso di inflazione in Francia è salito.
Il tasso annuo di inflazione in Germania è rimasto invariato allo 0,8% ad ottobre, ma l’indice dei prezzi al consumo è sceso dello 0,3% dal mese precedente.
In un secondo report si legge che il tasso annuo di inflazione in Francia, la seconda economia della zona euro, è salito allo 0,5% il mese scorso, in aumento dallo 0,3% di settembre e superiore alle previsioni di una lettura pari allo 0,4%.
Su base mensile non si registrano variazioni.
I dati fanno temere per i livelli persistenti di inflazione bassa nella zona euro. La Banca Centrale Europea mira ad un tasso di inflazione di poco meno del 2%.