ROMA (Reuters) - L'Onu deve capire che la Libia è una priorità e bisogna agire in fretta contro l'espansione del Califfato, ha detto il ministro dell'Interno Angelino Alfano in un'intervista pubblicata oggi.
"Vogliamo restare nel quadro delle Nazioni Unite, alle quali chiediamo di comprendere che la Libia è una vera e propria priorità", ha detto Alfano al quotidiano la Repubblica.
"La situazione è di tale urgenza che è superfluo dare i tempi, bisogna farlo subito", ha proseguito il titolare del Viminale, aggiungendo che a causa della situazione in Libia "rischiamo un esodo (di migranti) senza precedenti e con una difficoltà di controllo".
Ieri è stata chiusa l'ambasciata italiana a Tripoli a causa del deteriorarsi della situazione nel Paese, conteso da due governi rivali quasi quattro anni dopo la guerra civile che provocò la caduta e la morte di Muammar Gheddafi.
Sempre ieri l'Is ha diffuso un video che mostra la decapitazione di 21 cristiani copti egiziani.
Alfano ha spiegato che domani è in programma un incontro con i rappresentanti dei colossi web "per intensificare la cooperazione nell'allerta precoce sul transito in Rete dei messaggi degli estremisti", e che giovedì sarà a Washington per un summit organizzato dalla Casa Bianca per il contrasto al terrorismo internazionale.
La settimana scorsa il Consiglio dei ministri ha approvato un provvedimento d'urgenza che contiene regole più severe per il contrasto al terrorismo internazionale, in seguito all'innalzato livello di allarme provocato dagli attentati di matrice islamica del mese scorso a Parigi.