di Paolo Biondi e Simon Webb
ROMA/BANGKOK (Reuters) - Silvio Berlusconi incontrerà stasera l'imprenditore thailandese Bee Taechaubol per discutere della vendita di una quota del Milan, rendono noto due fonti.
"Non so se è la riunione decisiva ma certamente molto importante", ha detto una delle due fonti vicina all'ex premier.
Taechaubol è arrivato a Milano domenica. Intercettato oggi dai giornalisti insieme alla moglie all'uscita di un grande albergo nel centro di Milano non ha rilasciato dichiarazioni.
Il Diavolo, acquistato da Berlusconi nel 1986, è alle prese con un difficile momento in campionato e anche nella prossima stagione non parteciperà alla Champions League, la massima competizione europea che garantisce introiti di decine di milioni di euro alle società calcistiche.
Una terza fonte ha riferito a Reuters nei giorni scorsi che oltre a Taechaubol, che ha il supporto di capitali in gran parte di provenienza cinese, dalla Cina ci sarebbe un altro gruppo potenzialmente interessato all'acquisto.
Il Sole 24 Ore scrive oggi che Taechaubol intende offrire 500 milioni di euro per il 51% del club rossonero, con il sostegno finanziario del gruppo di brokeraggio di Abu Dhabi Ads Securities e China Citic Bank, che in ultima istanza fa capo al governo cinese. Nel piano di Taechaubol, sempre secondo Il Sole, è prevista la quotazione del club a Hong Kong e a Milano.
"Ches chi l'è vera" (questa offerta è vera), è stata la battuta in milanese con cui Fedele Confalonieri, presidente di Mediaset e amico storico di Berlusconi, ha risposto a chi gli chiedeva di valutare la solidità dell'offerta del broker thailandese.
Fininvest, holding della famiglia Berlusconi proprietaria del Milan, ha ufficialmente sempre smentito la volontà di cedere la quota di controllo della squadra di calcio ma, su indicazione del capo di Forza Italia, ha dato mandato alle banche per la valutazione di potenziali soggetti interessati.
A suo tempo una fonte vicina alla situazione, aveva spiegato che i vertici di Fininvest non sarebbero contrari a cedere la maggioranza, vista la situazione finanziaria del club, il cui rosso viene annualmente ripianato dalla controllante. Ma la decisione finale spetta all'ex premier.
Il figlio di Berlusconi, Pier Silvio, che siede nel consiglio Fininvest, si è limitato a dire che per oggi non è stato convocato alcun cda della holding.
Ieri l'assemblea degli azionisti del club rossonero ha approvato il bilancio 2014, archiviato con un deficit record di 91,3 milioni di euro. Alla fine dell'anno scorso il debito si attestava a 246 milioni di euro.
(hanno collaborato Elvira Pollina, Claudia Cristoferi ed Elisa Anzolin da Milano)