ROMA (Reuters) - L'incendio di Fiumicino del 7 maggio scorso, che ha bloccato per diverse settimane l'operatività del Terminal 3 del primo scalo italiano, non ha avuto un'origine dolosa.
Lo ha detto il ministro dell'Interno Angelino Alfano, dopo avere chiesto alla magistratura di accertare velocemente la causa del nuovo incendio che ieri è divampato nella pineta limitrofa all'aeroporto, causando ulteriori disagi ai passeggeri.
"Bene l'apertura dell'inchiesta da parte della magistratura. Sette maggio non fu doloso. Su questo, accertamenti rapidi. Si faccia chiarezza", ha detto Alfano.
L'AD di Alitalia, Silvano Cassano, è tornato ieri sull'incendio di maggio, dicendo che la compagnia ha fronteggiato oneri per 80 milioni di euro imputabili al rogo e che la cifra continua a crescere perché non si è tornati alla normalità. Inoltre è determinata ad ottenere il risarcimento dei danni subiti.
Adr, la società che gestisce lo scalo, controllata di Atlantia, ha reagito dicendo che sta implementando un piano di investimento da circa 11 miliardi nell'aeroporto.
(Roberto Landucci)