Investing.com - La sterlina sale al massimo delle ultime due settimane e mezzo contro il dollaro questo venerdì; la Scozia ha deciso di continuare a far parte del Regno Unito dopo il referendum sull’indipendenza, mentre la richiesta per il biglietto verde resta supportata.
Il cambio GBP/USD ha toccato 1,6525 alla chiusura degli scambi asiatici, il massimo dal 2 settembre; successivamente il cambio si è attestato a 1,6449, su dello 0,32%.
Supporto a 1,6327, il minimo del 4 settembre e di 10 mesi e resistenza a 1,6615, il massimo del 2 settembre.
La sterlina si è rafforzata dopo il deciso rifiuto della Scozia all’indipendenza: ieri un’affluenza record alle urne ha infatti determinato una schiacciante vittoria dei “no”.
I dubbi sulla scelta di una valuta nell’eventuale Scozia indipendente nonché i timori per le ripercussioni sul debito nazionale britannico hanno scatenato un forte selloff della sterlina la settimana scorsa.
Intanto, la richiesta di dollaro è rimasta supportata dopo la dichiarazione di mercoledì della Federal Reserve che ha ribadito l’intenzione di mantenere i tassi stabili “per un lungo periodo” al termine del programma di acquisti di bond.
La Fed inoltre ha ridotto di altri 10 miliardi di dollari il suo programma di acquisti di stimolo, riuscendo quindi a portarlo a termine il mese prossimo.
I mercati non hanno risentito dei dati che hanno mostrato che l’indice per il settore manifatturiero della Fed di Philadelphia questo mese è sceso al minimo degli ultimi tre mesi, nonché del report che ha rivelato un calo del 5,6% delle concessioni edili statunitensi il mese scorso ed un crollo del 14,4% delle costruzioni di nuove case.
La sterlina sale contro l’euro, con il cambio EUR/GBP giù dello 0,43% a 0,7848.