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Dollaro vicino al massimo pluriannuale dopo i dati USA

Pubblicato 14.11.2014, 14:46
Dollaro in salita contro i rivali dopo i dati USA
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Investing.com - Il dollaro si riavvicina al massimo degli ultimi quattro anni e mezzo contro il paniere delle altre principali valute questo venerdì, spinto dai dati migliori del previsto sulle vendite al dettaglio USA, in attesa dei dati sul sentimento dei consumatori che saranno rilasciati nel corso della giornata.

I dati ufficiali hanno mostrato che le vendite al dettaglio USA sono scese dello 0,3% lo scorso mese, superando le aspettative di un calo dello 0,2%, dopo un calo dello 0,3% a settembre.

Le vendite al dettaglio rose, che escludono le vendite di automobili, sono salite dello 0,3% ad ottobre, contro le aspettative di un calo dello 0,2%.

L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,54% a 88,31, il massimo dal giugno 2010.

Il cambio EUR/USD scende dello 0,56%, vicino al minimo degli ultimi 24 mesi, dopo i dati che hanno mostrato che l’inflazione nella zona euro è rimasta stabile ad ottobre, in linea con le aspettative, dopo l’aumento dello 0,4% a settembre.

Il tasso annuo di inflazione nel blocco della moneta unica è rimasto stabile allo 0,4% il mese scorso.

L’indice IPC core della zona euro, che esclude i costi di alimenti, energia, alcol e tabacco, è sceso al tasso annuo dello 0,7% il mese scorso dallo 0,8% di settembre.

I dati hanno alimentato i timori i livelli troppo bassi dell’inflazione bassa nella zona euro. Il target della BCE è un tasso di inflazione leggermente al di sotto del 2%.

Intanto, un secondo report ha mostrato che il prodotto interno lordo della zona euro è cresciuto dello 0,2% nel terzo trimestre, contro la previsione di un aumento dello 0,1%. L’economia del blocco della moneta unica ha visto un incremento al tasso annuo dello 0,8% lo scorso trimestre, contro le previsioni di una crescita pari allo 0,7%.

Stamane il report preliminare ha mostrato che il PIL tedesco è salito dello 0,1% lo scorso trimestre, in linea con le aspettative, dopo il calo rivisto dello 0,1% nel trimestre conclusosi a giugno.

L’economia francese è cresciuta dello 0,3% nel terzo trimestre, contro le previsioni di un aumento pari allo 0,1% dopo la contrazione dello 0,1% nel trimestre precedente.

Il dollaro è salito al massimo di sette settimane di 116,82 contro lo yen, con USD/JPY in salita dello 0,83%.

Lo yen è andato sotto forte pressione alla vendita questa settimana tra le crescenti aspettative che il Primo Ministro Shinzo Abe possa indire le elezioni per dicembre.

La vittoria di Abe significherebbe il supporto alla sua politica economica e fiscale, che mira all’indebolimento dello yen.

Intanto, il cambio GBP/USD scende dello 0,54% a 1,5625, mentre la coppia USD/CHF sale dello 0,54% a 0,9681.

La sterlina si è indebolita dopo il rilascio dei dati dell’ONS, che hanno mostrato che la produzione edile britannica è salita dell’1,8% a settembre, al di sotto del previsto aumento del 3,7%. L’attività del settore edile per il mese di agosto è stata rivista ad un calo del 3,0% dalla stima preliminare di una riduzione del 3,9%.

Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in calo, con la coppia AUD/USD giù dello 0,65% a 0,8660 ed il cambio NZD/USD in calo dello 0,55% a 0,7837. Il cambio USD/CAD è stabile a 1,1377.

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