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Greggio WTI sotto i 49 dollari per l’eccesso delle scorte USA

Pubblicato 24.02.2015, 09:55
© Reuters.  Greggio USA sotto i 49 dollari, si teme per l’eccesso delle scorte
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Investing.com - I futures del greggio West Texas Intermediate scendono per la sesta seduta consecutiva questo martedì, per via dei crescenti timori per l’eccesso delle scorte statunitensi.

Sul New York Mercantile Exchange, il greggio con consegna ad aprile crolla di 55 centesimi, o dell’1,11%, a 48,90 dollari al barile negli scambi della mattinata europea, dopo aver toccato il minimo di 48,72 dollari.

Ieri, i futures del greggio Nymex sono crollati di 1,36 dollari, o del 2,68% a 49,45 dollari al barile.

L’agenzia di ricerche di settore Baker Hughes (NYSE:BHI) venerdì ha dichiarato che il numero degli impianti di trivellazione negli Stati Uniti è diminuito solo di 37 unità la scorsa settimana, il calo settimanale minore registrato quest’anno rispetto alla riduzione di 84 impianti della settimana precedente.

Il numero degli impianti di trivellazione negli Stati Uniti ammonta a 1.019 unità, il minimo dall’agosto 2011. Il numero degli impianti è sceso in 16 delle ultime 19 settimane dopo aver toccato il massimo storico di 1.609 a metà ottobre.

Tuttavia, le scorte di greggio statunitensi sono salite al massimo di almeno 80 anni la scorsa settimana, segnale che il calo dei prezzi non ha ancora influito sulla produzione.

I traders attendono la pubblicazione dei dati settimanali sulle scorte statunitensi per valutare la forza della domanda da parte del principale consumatore mondiale di greggio.

L’American Petroleum Institute pubblicherà il report sulle scorte nel corso della giornata, mentre il report governativo di oggi dovrebbe mostrare che le scorte di greggio sono aumentate di 4,0 milioni di barili nella settimana terminata il 20 febbraio.

Sull’ICE Futures Exchange di Londra, il greggio Brent con consegna ad aprile scende di 50 centesimi, o dello 0,85%, a 58,40 dollari al barile. Il prezzo ha toccato il minimo giornaliero di 58,13 dollari, il minimo dal 19 febbraio.

Il contratto del greggio Brent con consegna ad aprile è crollato di 1,32 dollari, o del 2,19% ieri a 58,90 dollari al barile.

Intanto, lo spread tra i contratti del greggio Brent e quelli WTI è di 9,50 dollari al barile, rispetto ai 9,45 dollari segnati alla chiusura di ieri.

Il prezzo del greggio ieri è salito brevemente dopo la notizia riportata dal Financial Times secondo cui il ministro del petrolio della Nigeria avrebbe dichiarato che i membri dell’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio hanno discusso della possibilità di convocare un vertice straordinario se il prezzo dovesse continuare a scendere.

Negli ultimi mesi, il prezzo del greggio è crollato per via della decisione dell’OPEC di non tagliare la produzione, mentre negli Stati Uniti si è registrata la produzione più alta degli ultimi tre decenni, causando un eccesso delle scorte globali.

Intanto, i riflettori sono puntati sulla testimonianza della Presidente della Federal Reserve Janet Yellen, prevista nel corso della giornata, che fornirà maggiori informazioni sulla tempistica di un aumento dei tassi di interesse da parte della banca centrale.

Oggi l’Eurogruppo valuterà la lista delle riforme economiche proposte dalla Grecia a Bruxelles intorno alla mezzanotte di ieri.

“Secondo la Commissione, la lista è abbastanza esaustiva da essere un valido punto di partenza per una conclusione di successo delle riforme”, ha dichiarato una fonte.

Le riforme dovranno essere approvate dai creditori del paese, affinché la Grecia possa assicurarsi un prolungamento di quattro mesi del piano di salvataggio da 240 miliardi di euro.

L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,15% a 94,80.

I contratti dei futures del greggio espressi in dollari tendono a scendere in concomitanza al rafforzamento della valuta, dal momento che il greggio diventa più costoso per i titolari di altre valute.

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