Investing.com – Il dollaro ha esteso le perdite contro lo yen questo lunedì, dopo i dati che hanno mostrato che le vendite al dettaglio USA sono scese per il terzo mese consecutivo a giugno, indicando che la ripresa economica sta perdendo il suo slancio.
Nel pomeriggio degli scambi europei, il cambio USD/JPY ha toccato 78,83 il minimo dal 20 giugno; per attestarsi a 78,85, in calo dello 0,42%.
Supporto a breve termine a 78,60 minimo del 15 giugno e resistenza a 79,27, massimo della sessione.
Il Dipartimento del Commercio ha dichiarato che le vendite al dettaglio sono scese dello 0,5% a giugno, contro le aspettative di un aumento dello 0,2%, dopo un calo dello 0,2% a maggio.
Si è trattato del terzo calo consecutivo dal 2008.
Le vendite al dettaglio core, che escludono le vendite di automobili, sono scese di un destagionalizzato 0,4% lo scorso mese, il secondo calo consecutivo, contro le aspettative di un aumento dello 0,1%, dopo un calo dello 0,4% a maggio.
I dati hanno alimentato le aspettative verso un eventuale allentamento da parte della Federal Reserve, in attesa della testimonianza del Presidente della Fed Ben Bernank sulle previsioni economiche USA davanti al Senato martedì e mercoledì.
A giugno Bernanke aveva dichiarato di essere pronto, qualora fosse necessario, a nuove mosse mirate al sostegno della crescita economica, compreso l’aumento degli acuisti di asset.
Il biglietto verde ha risentito di un report che ha mostrato che l’indice della Federal Reserve di New York sul comparto manifatturiero ha mostrato che le condizioni sono migliorate più del previsto a luglio, grazie all’aumento dell’indice i occupazione.
La Federal Reserve di New York ha dichiarato che l’indice delle condizioni generali della attività sono salite al 7,4 a luglio dal 2,3 del mese precedente, superando le aspettative di una lettura di 4.
La richiesta di yen è stata supportata dai timori sulla crisi del debito della zona euro.
La propensione al rischio ha risentito dell’incertezza verso la situazione del salvataggio bancario spagnolo e dell’eventuale accettazione di perdite da parte dei titolari di bond.
Intanto l’Alta Corte Costituzionale Tedesca ha annunciato che deciderà il 12 settembre se il fondo permanente di salvataggio della zona euro contravvenga o meno alla costituzione tedesca; la notizia ha deluso le aspettative di una decisione più imminente.
Lo yen è salito contro l’euro vicino al massimo di 6 mesi, con EUR/JPY in calo dello 0,59%, a 96,40.
Nel corso della giornata il Fondo Monetario Internazionale pubblicherà le previsioni della crescita economica mondiale.
Nel pomeriggio degli scambi europei, il cambio USD/JPY ha toccato 78,83 il minimo dal 20 giugno; per attestarsi a 78,85, in calo dello 0,42%.
Supporto a breve termine a 78,60 minimo del 15 giugno e resistenza a 79,27, massimo della sessione.
Il Dipartimento del Commercio ha dichiarato che le vendite al dettaglio sono scese dello 0,5% a giugno, contro le aspettative di un aumento dello 0,2%, dopo un calo dello 0,2% a maggio.
Si è trattato del terzo calo consecutivo dal 2008.
Le vendite al dettaglio core, che escludono le vendite di automobili, sono scese di un destagionalizzato 0,4% lo scorso mese, il secondo calo consecutivo, contro le aspettative di un aumento dello 0,1%, dopo un calo dello 0,4% a maggio.
I dati hanno alimentato le aspettative verso un eventuale allentamento da parte della Federal Reserve, in attesa della testimonianza del Presidente della Fed Ben Bernank sulle previsioni economiche USA davanti al Senato martedì e mercoledì.
A giugno Bernanke aveva dichiarato di essere pronto, qualora fosse necessario, a nuove mosse mirate al sostegno della crescita economica, compreso l’aumento degli acuisti di asset.
Il biglietto verde ha risentito di un report che ha mostrato che l’indice della Federal Reserve di New York sul comparto manifatturiero ha mostrato che le condizioni sono migliorate più del previsto a luglio, grazie all’aumento dell’indice i occupazione.
La Federal Reserve di New York ha dichiarato che l’indice delle condizioni generali della attività sono salite al 7,4 a luglio dal 2,3 del mese precedente, superando le aspettative di una lettura di 4.
La richiesta di yen è stata supportata dai timori sulla crisi del debito della zona euro.
La propensione al rischio ha risentito dell’incertezza verso la situazione del salvataggio bancario spagnolo e dell’eventuale accettazione di perdite da parte dei titolari di bond.
Intanto l’Alta Corte Costituzionale Tedesca ha annunciato che deciderà il 12 settembre se il fondo permanente di salvataggio della zona euro contravvenga o meno alla costituzione tedesca; la notizia ha deluso le aspettative di una decisione più imminente.
Lo yen è salito contro l’euro vicino al massimo di 6 mesi, con EUR/JPY in calo dello 0,59%, a 96,40.
Nel corso della giornata il Fondo Monetario Internazionale pubblicherà le previsioni della crescita economica mondiale.