Investing.com - Il prezzo del rame schizza al massimo di tre anni questo lunedì, trainando gli altri metalli industriali, dopo i dati che hanno mostrato che i prezzi alle fabbriche cinesi sono balzati al massimo di sei mesi il mese scorso.
L’indice dei prezzi alla produzione in Cina è salito al 6,9% a settembre rispetto allo scorso anno, molto più del 6,3% previsto, secondo quanto riportato dall’Ufficio Nazionale di Statistica cinese, segnale che l’attività manifatturiera ed edile resta solida.
Sul Comex, i future del rame registrano un’impennata del 2,7% a 3,218 dollari la libbra alle 7:10 ET (11:10 GMT), dopo aver registrato il massimo dall’agosto del 2014 di 3,230 dollari nella notte.
Al rialzo anche gli altri metalli industriali, come palladio, zinco, nichel e piombo.
La Cina è il principale consumatore mondiale di metalli e l’edilizia spinge la domanda.
Le notizie dalla Cina resteranno al centro della scena questa settimana mentre la nazione asiatica si prepara al Congresso del Partito comunista al via mercoledì.
Il congresso, che si svolge ogni cinque anni, ha il fine di approvare nuove politiche e di assegnare le cariche alle persone che guideranno la nazione asiatica per il prossimo quinquennio.
Intanto, i dati sul prodotto interno lordo del terzo trimestre sono attesi giovedì. Dal report dovrebbe emergere che la seconda economia mondiale è cresciuta del 6,8% nel trimestre terminato il 30 settembre, in calo dal 6,9% del trimestre precedente.
La nazione asiatica, oltre al report sul PIL, rilascerà i dati di settembre sulla produzione industriale, gli investimenti fixed asset e le vendite al dettaglio.