PECHINO (Reuters) - I prezzi a monte della filiera in Cina hanno toccato a giugno un record degli ultimi sei mesi, minacciando di mettere sotto ulteriore pressione gli esportatori del paese in un contesto di escalation della guerra commerciale tra Washington e Pechino.
Anche l'inflazione ha mostrato una crescita, con i prezzi degli alimentari in accelerazione. Le pressioni sui prezzi al dettaglio restano tuttavia modeste, consentendo alla banca centrale di restare più focalizzata sulle misure di supporto a un'economia in rallentamento.
L'indice dei prezzi alla produzione il mese scorso è salito a un tasso annuo del 4,7%, superiore alle attese, dopo il +4,1% di maggio, secondo i dati dell'ufficio nazionale di statistica.
Gli analisti interpellati da Reuters avevano previsto un aumento più contenuto, pari al 4,5%. L'incremento è stato sostenuto dagli aumenti di produzione di petrolio e gas, estrazione di carbone, lavorazione di metalli ed elementi chimici e settori manifatturieri.
Al momento tuttavia i dati non mostrano segnali di un impatto della guerra per i dazi sui consumatori cinesi.
L'indice dei prezzi al consumo a giugno ha mostrato una crescita tendenziale dell'1,9% dopo l'1,8% di maggio, in linea con le attese. Su base mensile il dato è in flessione dello 0,1%.
L'inflazione core, senza i prezzi volatili di alimentari ed energia, è rimasta stabile all'1,9%.