Investing.com - Un euro più debole tocca un nuovo minimo di un anno e mezzo contro la sterlina questo giovedì dal momento che le diverse posizioni circa la politica monetaria da parte della Banca Centrale Europea e delle altre banche centrali hanno mandato sotto pressione la moneta unica.
Il cambio EUR/GBP è in calo dello 0,20% a 0,8043, il minimo dal dicembre 2012.
Supporto a 0,7960 e resistenza a 0,8064, il massimo della seduta.
L’euro si è indebolito dopo l’impennata dei bond della zona euro nelle ultime sedute, aumentando la differenza di rendimento tra i bond della zona euro e le principali controparti.
Giovedì scorso la BCE ha abbassato i tassi ai minimi storici e per la prima volta ha imposto tassi di deposito negativi alle banche commerciali, per contrastare il rischio di deflazione nella zona euro.
La richiesta della sterlina continua ad essere sostenuta dai positivi dati sull’occupazione britannica rilasciati ieri che hanno mostrato un continuo miglioramento della ripresa economica, alimentando le aspettative che la BoE possa alzare i tassi di interesse prima delle altre banche centrali.
I dati ufficiali hanno mostrato che il tasso di disoccupazione in Gran Bretagna è sceso al 6,6% nel trimestre conclusosi ad aprile, il minimo dall’inizio del 2009.
Un calo più veloce del previsto del tasso di disoccupazione all’inizio dell’anno ha spinto la BoE ad aggiornare le linee guide, secondo le quali aveva dichiarato che i tassi di interesse sarebbero rimasti stabili fino a quando il tasso di disoccupazione non fosse sceso al di sotto del 7%.
All’inizio della settimana, il membro della BoE Ian McCafferty ha dichiarato che la banca è vicina all’aumento dei tassi ed ha aggiunto che i dati economici dei prossimi mesi saranno determinanti per la tempistica dell’aumento.
Sempre oggi, la sterlina è salita al massimo di quasi una settimana contro il dollaro, con GBP/USD su dello 0,23% a 1,6826 da 1,6785 di ieri.
Gli investitori attendono i dati statunitensi sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione e le vendite al dettaglio nel corso della giornata, dopo i recenti report economici che hanno mostrato che l’economia inizia a non risentire degli effetti del rigido clima invernale.