Investing.com - L’euro è sceso contro il dollaro questo giovedì, dopo che la Federal Reserve ha dichiarato che comincerà a ridurre lo stimolo monetario per metà anno, mentre pesano i dati per la zona euro.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio GBP/USD si è staccato da 1,5415, il minimo dal 6 giugno per attestarsi a 1,5451 in calo dello 0,21% sulla giornata.
Supporto a 1,5380, minimo del 6 giugno e resistenza a 1,5492, massimo della seduta.
Il dollaro è salito dopo che il presidente della Fed Ben Bernanke ha dichiarato che la banca potrebbe allentare gli acquisti per la fine del 2013 e potrebbe sospenderli per metà 2014 se l’economia salirà quanto si aspetta la banca centrale.
La banca ha dichiarato che l’economia USA crescerà tra il 2,3% ed il 2,6% nel 2013. La Fed ha inoltre dichiarato di aspettarsi un calo del tasso di disoccupazione tra il 6,5% ed il 6,8% per la fine del 2014 e che l’inflazione si avvicinerà al target del 2%.
La sterlina ha trovato il supporto dopo i dati ufficiali che hanno mostrato che le vendite al dettaglio sono salite più del previsto a maggio.
L’Ufficio Nazionale di Statistica britannico ha dichiarato che le vendite al dettaglio sono salite del 2,1% a maggio, superando le aspettative di un aumento dello 0,8%, dopo un calo dell’1,1% ad aprile, il maggiore aumento annuo.
Le vendite al dettaglio sono salite dell’1,9% rispetto all’anno precedente, contro le aspettative di uno 0,2%.
L’ONS ha dichiarato che le vendite di alimentari sono salite del 3,5% a maggio, l’aumento maggiore degli ultimi due anni, mentre le vendite di generi non alimentari – comprese le vendite online – sono salite del 4,3%. I dati hanno confermato la visione che la ripresa del Regno Unito sta riprendendo il suo slancio nel secondo trimestre.
La sterlina è vicina ai massimi della seduta contro l’euro, con EUR/GBP in calo dello 0,45% a 0,8545.
L’euro si è contratto dopo i dati che hanno mostrato che l’attività manifatturiera in Germania si è contratta più del previsto a giugno.
L’indice PMI manifatturiero è sceso a 48,7 a giugno contro le aspettative di una lettura finale di 49,8 ed in calo rispetto alla lettura finale di 49,4 a maggio.
L’attività in Germania del settore dei servizi è salita al massimo di cinque mesi, con l’indice PMI a 51,3 da 49,7 a maggio.
L’indice PMI della zona euro è salito a 48,7 a giugno, da una lettura finale di 48,3 a maggio, ma è rimasto sotto il livello di 50 che separa contrazione da espansione.
L’attività del settore dei servizi nella zona euro è migliorata al massimo di 15 mesi a giugno, con l’indice PMI dei servizi a 48,6 da 47,2 a maggio, sopra le aspettative di un aumento a 47,5.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio GBP/USD si è staccato da 1,5415, il minimo dal 6 giugno per attestarsi a 1,5451 in calo dello 0,21% sulla giornata.
Supporto a 1,5380, minimo del 6 giugno e resistenza a 1,5492, massimo della seduta.
Il dollaro è salito dopo che il presidente della Fed Ben Bernanke ha dichiarato che la banca potrebbe allentare gli acquisti per la fine del 2013 e potrebbe sospenderli per metà 2014 se l’economia salirà quanto si aspetta la banca centrale.
La banca ha dichiarato che l’economia USA crescerà tra il 2,3% ed il 2,6% nel 2013. La Fed ha inoltre dichiarato di aspettarsi un calo del tasso di disoccupazione tra il 6,5% ed il 6,8% per la fine del 2014 e che l’inflazione si avvicinerà al target del 2%.
La sterlina ha trovato il supporto dopo i dati ufficiali che hanno mostrato che le vendite al dettaglio sono salite più del previsto a maggio.
L’Ufficio Nazionale di Statistica britannico ha dichiarato che le vendite al dettaglio sono salite del 2,1% a maggio, superando le aspettative di un aumento dello 0,8%, dopo un calo dell’1,1% ad aprile, il maggiore aumento annuo.
Le vendite al dettaglio sono salite dell’1,9% rispetto all’anno precedente, contro le aspettative di uno 0,2%.
L’ONS ha dichiarato che le vendite di alimentari sono salite del 3,5% a maggio, l’aumento maggiore degli ultimi due anni, mentre le vendite di generi non alimentari – comprese le vendite online – sono salite del 4,3%. I dati hanno confermato la visione che la ripresa del Regno Unito sta riprendendo il suo slancio nel secondo trimestre.
La sterlina è vicina ai massimi della seduta contro l’euro, con EUR/GBP in calo dello 0,45% a 0,8545.
L’euro si è contratto dopo i dati che hanno mostrato che l’attività manifatturiera in Germania si è contratta più del previsto a giugno.
L’indice PMI manifatturiero è sceso a 48,7 a giugno contro le aspettative di una lettura finale di 49,8 ed in calo rispetto alla lettura finale di 49,4 a maggio.
L’attività in Germania del settore dei servizi è salita al massimo di cinque mesi, con l’indice PMI a 51,3 da 49,7 a maggio.
L’indice PMI della zona euro è salito a 48,7 a giugno, da una lettura finale di 48,3 a maggio, ma è rimasto sotto il livello di 50 che separa contrazione da espansione.
L’attività del settore dei servizi nella zona euro è migliorata al massimo di 15 mesi a giugno, con l’indice PMI dei servizi a 48,6 da 47,2 a maggio, sopra le aspettative di un aumento a 47,5.