Investing.com – Secondo la stima flash di Eurostat, l'ufficio statistico dell'Unione Europea, l'inflazione annuale dell'area dell'euro si è attestata al 2,5% a gennaio 2025, in accelerazione rispetto al +2,4% segnato a dicembre 2024. Il dato è leggermente più alto delle attese degli analisti che si aspettavano un indice dei prezzi al consumo stabile al 2,4%.
L’indice dei principali prezzi al consumo, calcolato ad esclusione dei beni energetici e alimentari, è rimasto invece in linea con i risultati di dicembre: +2,7%.
Fonte: Investing.com, elaborazione dati Eurostat
Guardando alle principali componenti dell'inflazione dell'Eurozona, l’Eurostat calcola che i servizi hanno registrato il tasso annuo più alto a gennaio (3,9%, rispetto al 4,0% di dicembre), seguiti da alimentari, alcol e tabacco (2,3%, rispetto al 2,6% di dicembre), energia (1,8%, rispetto allo 0,1% di dicembre) e beni industriali non energetici (0,5%, stabile rispetto a dicembre).
Lo scorso 30 gennaio la Bce ha abbassato i tassi d’interesse per la quarta volta consecutiva portandoli al 2,75%. La debolezza dell’economica europea è la possibile guerra commerciale con gli Stati Uniti, potrebbero convincere Christine Lagarde a ritoccare nuovamente i tassi nel corso del 2025. Infatti, nonostante il trend al rialzo dell’inflazione la Banca centrale si aspetta che l’aumento dei prezzi tornare all'obiettivo del 2% entro la fine dell'estate.
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