Di Alessandro Albano
Investing.com - Nuovo aumento record dell'inflazione nell'area euro a marzo, nonostante il tasso annuale sia accelerato ad un ritmo di poco inferiore alle prima lettura.
Secondo l'Eurostat, l'indice dei prezzi al consumo è aumentato del 7,4% a/a dal 5,9% di febbraio, rispetto alle prime stime per un tasso del +7,5%. Nel marzo 2021, ricorda l'ufficio statistico, l'inflazione annua era pari al +1,7%.
I prezzi energetici, aumentati del 44,4%, ha contribuisce per il 4,4% al dati annuale, mentre l'indice core - che esclude energia e alimentari - ha registrato una crescita del 2,9% dal 3% previsto, mentre il tasso mensile è aumentato al 2,4% dal 2,5% della stima flash.
Con il dato sui prezzi che è circa tre volte superiore al target del 2% della BCE, stanno aumentando le voci interne al Consiglio direttivo della banca centrale per un intervento sui tassi già ad inizio estate, con i prezzi della produzione in Germania che hanno raggiunto nuovi massimi storici a marzo.
Dopo che ad inizio settimana il governatore della banca centrale lituana Martins Kazaks ha affermato di essere favorevole ad un aumento dei tassi d'interesse a luglio, diversi membri più influenti gli hanno fatto eco. Oltre al più scontato Joachim Nagel, presidente della Bundesbank, ha fatto notizia il cambio di approccio da parte della 'colomba' Luis De Guindos, vice predicente BCE, secondo cui “non c’è motivo per non terminare gli acquisti a luglio".
La fine del QE ad inizio del terzo trimestre, ha affermato l'economista a Bloomberg, vorrebbe dire un aumento dei tassi "subito dopo". "Dal punto di vista attuale, (l'aumento dei tassi) a luglio è possibile ed è possibile anche a settembre, o più tardi", ha detto De Guindos, il quale si aspetta una moderazione dell'inflazione per la fine dell’anno.
La prospettiva di prestiti più onerosi per la prima volta dal 2012 sta cominciando ad essere prezzata dai mercati, con i contratti swap legati ai tassi a breve termine che stanno prezzando un aumento dei tassi di 75 punti base a fine dicembre 2022 (dati Bloomberg). In aumento anche l'EUR/USD.