Di Ambar Warrick
Investing.com - La spesa delle famiglie giapponesi ha visto un rallentamento nel mese di agosto; è quanto mostrano i dati di questo venerdì, che mettono in luce l’esaurimento di quella spinta data dalla fine delle restrizioni contro il COVID-19.
La spesa delle famiglie è scesa dell’1,7% ad agosto rispetto al mese precedente, contro le aspettative di una crescita dello 0,2%. La spesa, pur essendo è cresciuta del 5,1% rispetto all’anno precedente, ha deluso le attese di una crescita annualizzata del 6,7%.
La spesa per beni come i generi alimentari e le utenze è cresciuta costantemente. Ma i consumatori si sono dimostrati cauti nell’effettuare grandi acquisti come mobili e abitazioni.
La lettura mostra che l’aumento dell’inflazione e l’indebolimento dello yen hanno pesato pesantemente sul sentimento dei consumatori, compensando una spinta iniziale dopo che il governo giapponese ha allentato la maggior parte delle restrizioni legate al COVID quest’anno.
I salari medi nel Paese sono cresciuti dell’1,7% in agosto, ma sono rimasti indietro rispetto all’inflazione annuale, che è cresciuta a un tasso del 3% ad agosto.
L’indebolimento dello yen è stato considerato il maggior freno alla spesa dei consumatori quest’anno. Il mese scorso la valuta è crollata ai minimi di 24 anni e finora non è riuscita a riprendersi da quel livello, a causa della crescente pressione del dollaro.
La valuta è rimasta sostanzialmente invariata dopo la lettura, scambiando appena al di sotto del livello di 145.
Il crollo dello yen è stato in gran parte dovuto al mantenimento dei tassi di interesse ultra-bassi da parte della Banca del Giappone, nonostante l’aumento dei tassi in tutto il mondo.