LONDRA/SINGAPORE (Reuters) - I prezzi del petrolio sono in lieve calo oggi con le prospettive di un rallentamento della domanda globale che mettono in ombra l'accordo della scorsa settimana tra Opec e produttori associati per aumentare i tagli alla produzione nel 2020.
Intorno alle 11,35 italiane, i futures sul Brent perdono 8 centesimi a 64,20 dollari al barile, mentre il greggio leggero Usa registra una flessione di 3 centesimi, a 59,99 dollari al barile. I due indicatori di riferimento hanno perso lo 0,2% e lo 0,3% rispettivamente ieri.
I prezzi del greggio registrano una flessione questa settimana sui timori del mercato legati all'avvicinarsi della scadenza per l'entrata in vigore di una nuova tornata di dazi Usa sulle importazioni cinesi.
"Con i vertici dell'Opec+ ormai conclusi, probabilmente il mercato tornerà a rivolgere l'attenzione agli sviluppi dei negoziati commerciali, in particolare con il rapido avvicinamento della scadenza del 15 dicembre", ha detto l'analista Ing Warren Patterson.
Mercati in tensione anche in vista di altri eventi previsti per questa settimana, con le elezioni di giovedì in Gran Bretagna e le riunioni Bce.
L'AD di Gazprom Neft Alexander Dyukov ha detto oggi che la decisione dell'Opec e dei suoi alleati di tagliare la produzione permetterà di mantenere i prezzi del greggio nella fascia compresa tra i 55 ed i 65 dollari al barile nel primo trimestre.
L'American Petroleum Institute (Api) dovrebbe rendere noti i dati sull'ultima settimana oggi, mentre la relazione dell'Eia è prevista per le 16,30 italiane di domani.