Investing.com - I futures dell’oro e dell’argento sono in calo questo giovedì, mentre gli investitori attendono gli importanti dati economici statunitensi nel corso della giornata per valutare la forza dell’economia.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, l’oro con consegna ad agosto è sceso dello 0,8%, o di 10,60 dollari, a 1.312,00 dollari l’oncia troy negli scambi della mattinata europea. I futures sono rimasti in un range che va da 1.309,10 a 1.320,60 dollari l’oncia.
L’oro ha chiuso la seduta di ieri in salita dello 0,1%, o di 1,30 dollari, a 1.322,60. I prezzi troveranno supporto a 1.276,20, il minimo dal 19 giugno e resistenza a 1.328,40, il massimo dal 15 aprile.
Sempre sul Comex, l’argento con consegna a settembre è crollato dell’1,2%, o di 25,3 centesimi, a 20,91 dollari l’oncia troy. I prezzi ieri hanno toccato 21,22 dollari, il massimo dal 18 marzo.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti pubblicheranno i dati sui redditi e le spese personali, nonché il report settimanale sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione.
Le perdite sono rimaste limitate dopo la revisione al ribasso della crescita del primo trimestre USA che lascia sperare che la Federal Reserve possa mantenere invariati i tassi per un periodo più lungo.
Ieri, il Dipartimento per il Commercio ha dichiarato che il prodotto interno lordo USA ha subito una contrazione ad un tasso annuo del 2,9% nel primo trimestre contro le previsioni di un calo dell’1,7%.
Inizialmente era stato riportato un aumento del PIL del primo trimestre pari allo 0,1%, successivamente i dati rivisti avevano mostrato un calo dell’1,0%.
Secondo il Dipartimento per il Commercio, la differenza tra la seconda e la terza stima è la differenza maggiore mai riscontrata dal 1976, anno in cui l’indicatore è stato registrato per la prima volta.
In un secondo report si legge che gli ordinativi di beni durevoli sono scesi dell’1,0% a maggio, il primo calo in quattro mesi.
I dati deludenti hanno alimentato le aspettative che la Federal Reserve possa mantenere i tassi invariati per un periodo più lungo per supportare la ripresa.
Intanto, il rame con consegna a settembre è sceso dello 0,08%, o di 0,3 centesimi, a 3,164 dollari la libbra.