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Industria italiana crolla: calo peggiore dal 2012

Pubblicato 10.02.2020, 12:12
Aggiornato 10.02.2020, 12:13
© Reuters.

© Reuters.

Investing.com – Il 2019 è stato un anno terribile per l’industria italiana, segnando un calo dell’1,3%, dato peggiore dal 2014. A comunicarlo è stato l’Istat nella giornata di oggi, nella consueta analisi sull’economia italiana.

Si tratta di un nuovo calo dopo cinque anni di crescita consecutiva per le nostre fabbriche, con il 2018 che si era chiuso con una crescita dello 0,6%.

Particolarmente ampio è stato il calo nell’ultimo mese dall’anno, con l’Istat che stima un -2,7%, che sale a -4,3% considerando gli effetti di calendario.

A dicembre 2019 il calo della produzione dei beni intermedi è arrivato al 6,6%, quello dell’energia è stato del 6%, i beni strumentali sono scesi del 4,7% mentre sono risultati stabili i beni di consumo (-0,8%).

Crolla le industrie (-10,4%), la fabbricazione di coke e prodotti pe petroliferi raffinati (-9,3%) e la fabbricazione di macchinari e attrezzature n.c.a. (-7,7%).

"La flessione è stata più marcata per i beni intermedi, meno forte per i beni strumentali", spiega Istat. "Considerando l'evoluzione congiunturale dello scorso anno”, prosegue l’istituto di statistica, “si è registrato un aumento solo nel primo trimestre, mentre nei successivi si sono avute continue flessioni, con un calo più marcato negli ultimi tre mesi dell'anno".

Infine, crescono la fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, cresciuti del 5,3%, l’Industria alimentare, le bevande e il tabacco sono cresciuti del 2,9% e le altre industrie hanno visto un +1,1%.

L’indice Sentix nella zona euro

Nella giornata di oggi, il calendario economico prevedeva anche il dato sull’Indice Sentix della fiducia degli investitori relativa al mese di febbraio nell’Unione europea.

Nella zona euro il morale degli investitori è calato per la prima volta in quattro mesi a causa dei timori sul coronavirus. L’indice è sceso del 5,2 rispetto al 7,6 di gennaio, dato superiore al consensus Reuters, fermo a 4,1.

"La diffusione del coronavirus e le conseguenti misure drastiche adottate dal governo cinese hanno gettato un'ombra sulle prospettive economiche", ha affermato Huebner. "Fortunatamente, finora l'effetto è limitato."

"Tuttavia, alla luce del significativo peggioramento dei dati economici cinesi, è chiaro che l'effetto negativo sarà probabilmente di molto superiore se nei prossimi giorni non sarà evidente che la diffusione del virus è stata contenuta", ha aggiunto.

Ultimi commenti

Doveva essere un anno bellissimo
La realtà dei fatti è che siamo in recessione... Ma non problem per le borse... Ci sono le banche centrali a pompare i mercati, consapevoli che una economia virtualmente positiva non farà altro che accopparci visto che per le aziende é inutile fare investimenti se alla fine non c è richiesta. Fra non molto i soldi li troveremo per strada per quanto non varrano più un emerito kaz...
governo del *** vive per non decidere, speriamo che finalme nte decida di non vivere più
A me pare che scendano principalmente le aziende legate ai combustibili fossili. Cosa quasi ovvia visto che si cerca da anni di migliorare l'efficienza e diminuire i consumi.la diminuzione dei beni strumentali e intermedi indica solo che le aziende sono diventate più efficienti o che stanno spostando la loro offerta online, dove possibile. Infatti la borsa è andata bene l'anno scorso.
che schifo il bello e che non avete un minimo di vergogna, politici del ********
Ben fatto, ottima azione di governo. Aumentare le tasse, perseguitare le partite Iva, minacciare ulteriori tasse, punire le poche realtà industriali produttive porta a questo : alla morte del sistema produttivo. 35 anni dopo la caduta del muro di Berlino questo concetto fa ancora fatica a farsi strada nella sinistra italiana e persino ai piani più alti delle istituzioni italiane.
Come si fa a lavorare quotidianamente tra lentezze, incertezze, paure, inefficenze??
Caro Bern ancora pensi che ci sia destra o sinistra?esistono solo i propri interessi loro chiaramente
Ben fatto, ottima azione di governo. Aumentare le tasse, perseguitare le partite Iva, minacciare ulteriori tasse, punire le poche realtà industriali produttive porta a questo : alla morte del sistema produttivo. 35 anni dopo la caduta del muro di Berlino questo concetto fa ancora fatica a farsi strada nella sinistra italiana e persino ai piani più alti delle istituzioni italiane.
fate delocalizzare gli ultimi imprenditori rimasti, cosi vi togliete pure la fatica di fare stime
Si salvi chi puo
Strano c'è il ****e le banche in utile che sponsorizzano le imprese il PIL dovrebbe essere stellare
Beh all'epoca c'era l uomo dei record Mario Monti lo scienziato illuminato disposto al commissariamento del Italia.Oggi c'è un altro eroe.. coerente, responsabile e amato da tutti. Il massone Conte.
L’industria crolla la borsa vola....sono curioso di conscere la prossima scusa che fara’ affondare le borse. Forse un unghia incarnita di Trump......
Il ritorno di silvius cesarum
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