L'Italia chiude il 2014 con un indebitamento netto pari al 3% del Pil, in aumento rispetto al 2,9% del 2013 e in linea con le stime del governo.
Lo rende noto l'Istat fornendo il bilancio consolidato di tutte le amministrazioni pubbliche valido ai fini di Maastricht.
Male il debito pubblico, salito nel 2014 al 132,1% del Pil (128,5% nel 2013), livello massimo dal 1995 e sopra il 131,6% stimato dal governo.
Il Pil italiano (dati grezzi) ha mostrato un calo dello 0,4% a fronte del -1,7% registrato nel 2013.
Le entrate totali si attestano al 48,1% del Pil in crescita dello 0,6% rispetto al 2013. Le uscite totali sono pari al 51,1%, in aumento dello 0,8% rispetto all'anno precedente.
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