MANCHESTER, Stati Uniti (Reuters) - Grazie soprattutto agli elettori arrabbiati con i politici tradizionali, il miliardario Donald Trump ha vinto le primarie in New Hampshire per i Repubblicani, mentre il senatore del Vermont Bernie Sanders si è imposto tra i Democratici.
Disillusi dall'economia e dai politici di Washington, gli elettori del primo Stato Usa in cui si sono tenute le primarie (in Iowa si trattava di un caucus, cioè di un'assemblea, non di votazioni vere e proprie) hanno risposto con entusiasmo all'appello dei candidati considerati "outsider".
Il risultato però non basta a far chiarezza su chi sarà il vero concorrente di Trump in campo repubblicano, mentre la campagna della sfidante di Sanders, l'ex segretaria di Stato Hillary Clinton, fin qui considerata la candidata più accreditata, ora sembra sulla difensiva.
Sembra intanto vicino al ritiro il concorrente repubblicano Chris Christie, governatore del New Jersey.
La vittoria di Trump, che pure è inviso all'establishment repubblicano, rende più solida la sua posizione di front-runner per la nomina: con il 34% ha doppiato il governatore dell'Ohio John Kasich, al 16%, secondo un dato annunciato dalla Cnn mentre lo spoglio delle schede elettorali era arrivato al 67%.
Il senatore Ted Cruz, che aveva vinto in Iowa, è al 12%. L'ex governatore della Florida Jeb Bush è all'11%, mentre il senatore Marco Rubio è al 10%.
In campo democratico, Sanders ha il 60% dei voti sul 66% dello spoglio, mentre Clinton è al 38%.
Per mesi la moglie del'ex presidente Bill Clinton è stata in testa ai sondaggi per la nomination democratica. Ma una rilevazione Reuters/Ipsos poll del 2-5 febbraio indica che Clinton e Sanders sono praticamente appaiati.
(Steve Holland e James Oliphant)