Investing.com - Il dollaro oscilla vicino al massimo di otto mesi contro le altre principali valute questo giovedì, mentre i volumi degli scambi resteranno ridotti dal momento che i mercati statunitensi sono chiusi per il Giorno del Ringraziamento.
Il cambio USD/JPY scende dello 0,15% a 122,57.
Il biglietto verde resta supportato dopo la serie di dati statunitensi positivi rilasciati ieri che hanno alimentato le aspettative di un aumento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve il mese prossimo.
Ieri il Dipartimento per il Commercio USA ha reso noto che le vendite di case nuove sono aumentate del 10,7% a 495.000 unità il mese scorso, contro le aspettative di un aumento del 6,0% a 500.000 unità.
Il report ha seguito i dati del Dipartimento per il Lavoro USA secondo cui il numero delle nuove richieste di sussidio di disoccupazione nella settimana terminata il 21 novembre è diminuito di 12.000 unità a 260.000, dal totale rivisto di 272.000 unità della settimana precedente.
Dai dati è emerso inoltre che gliordinativi di beni durevoli USA hanno visto un incremento del 3,0% il mese scorso, ben al di sopra dell’1,5% previsto, mentre gli ordinativi di beni durevoli core, che escludono la categoria volatile del trasporto, sono aumentati dello 0,5% ad ottobre, rispetto allo 0,3% previsto.
Il cambio EUR/USD scende dello 0,12% a 1,0610, non lontano dal minimo di sette mesi di 1,0564 segnato nella seduta precedente.
Il sentimento sull’euro resta fragile da quando venerdì scorso il Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi ha dichiarato che la banca centrale è pronta ad intervenire velocemente per sostenere l’inflazione nella zona euro e potrebbe anche variare il livello del tasso di deposito per aumentare l’impatto del quantitative easing.
Il dollaro sale contro la sterlina e il franco svizzero, con la coppia GBP/USD giù dello 0,37% a 1,5071 ed il cambio USD/CHF su dello 0,24% a 1,0242.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in calo, con la coppia AUD/USD giù dello 0,49% a 0,7216 ed il cambio NZD/USD che scende dello 0,13% a 0,6571.
Questa mattina, l’Ufficio Nazionale di Statistica australiano ha dichiarato che gli investimenti privati sono scesi del 9,2% nel terzo trimestre, rispetto al calo del 3,0% previsto.
Gli investimenti privati sono scesi del 4,4% nel secondo trimestre, dato rivisto da un calo riportato precedentemente del 4,0%.
Il cambio USD/CAD sale dello 0,15% a 1,3308, non lontano dal massimo di due mesi di 1,3437 registrato lunedì.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,09% a 99,92, poco meno del massimo di otto mesi di 100,21 segnato ieri.