ROMA (Reuters) - Le tensioni commerciali innescate dai dazi americani possono ridurre il Pil italiano di 0,3 punti percentuali nel 2018.
Lo stima l'Istat fornendo simulazioni analoghe a quelle del governo contenute nel Documento di economia e finanza (Def).
L'esecutivo assume una crescita tendenziale dell'1,5% quest'anno.
"La dinamica più contenuta degli scambi internazionali influirebbe negativamente sulla crescita complessiva del sistema economico, determinando una diminuzione del Pil di 0,3 punti", spiega l'istituto di statistica durante un'audizione in Parlamento sul nuovo quadro macroeconomico e di finanza pubblica presentato dall'esecutivo uscente a fine aprile.
Istat ha provato a misurare gli effetti sul prodotto interno lordo di un rallentamento del commercio mondiale (una diminuzione del tasso di crescita pari a un punto percentuale rispetto allo scenario base del Def) e di un apprezzamento dell’euro sul dollaro (pari all'1% rispetto allo scenario base).
Le esportazioni, secondo la simulazione, registrerebbero un rallentamento di 1,1 punti, le importazioni di 0,3 punti.
"Nel caso di un ulteriore apprezzamento della valuta europea, le esportazioni diminuirebbero di 0,1 punti percentuali, senza conseguenze significative sulla dinamica del Pil", spiega Istat.