ROMA (Reuters) - L'inflazione italiana a giugno è scesa ancora dello 0,2% nel raffronto su anno, ma sale dello 0,1% su base congiunturale, dopo essere tornata negativa a maggio, primo mese di riapertura dopo il lockdown, per la prima volta da ottobre 2016.
Secondo i dati provvisori di Istat, diffusi stamani, l'indice Nic dei prezzi al consumo ha registrato nel mese in esame un lieve incremento dello 0,1% su mese e un calo dello 0,2% su base annua, analogo a quello di maggio. I dati sono in linea con le attese degli analisti.
A maggio l'indice era sceso dello 0,2% sia a livello congiunturale che tendenziale.
L'indice armonizzato Ipca risulta invariato a livello congiunturale e scende dello 0,4% tendenziale (le attese erano per un lieve incremento di 0,1% su mese, e un calo dello 0,3% su anno). A maggio era sceso dello 0,3% sia congiunturale sia tendenziale.
L'inflazione 'di fondo', al netto degli energetici e degli alimentari freschi decelera leggermente a 0,7% da 0,8%, mentre quella al netto dei soli beni energetici resta stabile a +1%.
L'inflazione acquisita per il 2020 è pari a zero per l'indice generale e a +0,7% per la componente di fondo.
"A determinare l’inflazione negativa per il secondo mese consecutivo sono i prezzi dei Beni energetici (-12,1%) che sia nella componente regolamentata (-14,1%) sia in quella non regolamentata (-11,2%) confermano flessioni molto ampie. I prezzi dei Beni alimentari continuano invece a crescere (+2,5%), con un’accelerazione di quelli degli Alimentari non lavorati (da +3,7% di maggio a +4,1%) e un lieve rallentamento dei prezzi degli Alimentari lavorati (da +1,7% a +1,5%)", spiega Istat nella nota.
(Stefano Bernabei, in redazione a Roma Francesca Piscioneri)