Di Alessandro Albano
Investing.com - Crescita rivista in rialzo ma inflazione in accelerazione. Queste le nuove rilevazioni dell'Istat rese note in giornata, con i principali aggregati della domanda interna (consumi, investimenti ed export) tutti in aumento nel terzo trimestre.
Secondo la lettura finale, il PIL è aumentato del 2,6% rispetto al trimestre precedente (uguale alla stima precedente), mentre su base annua il tasso di crescita è stato del 3,9% dal 3,8% della prima lettura (+17,3% nel Q2). La variazione acquisita per il 2021, precisa l'Istat in nota, è pari a +6,2%.
Acclerano i prezzi
Corre ancora l'indice dei prezzi al consumo, che a novembre ha accelerato al +3,8% su base annua (massimi dal settembre 2008) dal +3,0% del mese precedente (+3,2% atteso dal mercato).
L’ulteriore aumento su base tendenziale dell’inflazione, spiega l'istituto di statistica, "è ancora una volta in larga parte dovuta ai prezzi dei beni energetici (da +24,9% di ottobre a +30,7%) e, in particolare, a quelli della componente non regolamentata (da +15,0% a +24,3%), mentre la componente regolamentata, pur mantenendo una crescita molto sostenuta, registra un lieve rallentamento (da +42,3% a +41,8%)".
Eurozona
Più sensibile l'aumento dell'inflazione dell'area euro. L'IPC, secondo le stime preliminari dell'Eurostat, è aumentato del 4,9% a novembre dal 4,1% di ottobre, mentre il consenso di Investing.com era del +4,5%.
Guardando alle principali componenti, l'energia ha registrato ancora una volta il tasso annuo più elevato (27,4% dal 23,7% di ottobre), seguita dai servizi (2,7% dal 2,1%), beni industriali non energetici (2,4%, dal 2,0%) e alimentari, alcolici e tabacco (2,2% dall'1,9%).