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Italia, “caduta senza precedenti” per la produzione industriale

Pubblicato 11.05.2020, 10:27
Aggiornato 11.05.2020, 10:27
© Reuters.

Di Mauro Speranza 

Investing.com – Un “caduta senza precedenti” per la produzione industriale italiana in tempi di coronavirus, rappresentando la maggiore della serie storica disponibile che parte dal 1990 e risultato maggiore anche rispetto alla crisi del 2008-2009.

Con queste parole l'Istat ha definito il dato relativo al mese di marzo che ha indicato un -29,3% per la produzione industriale in Italia, con i giorni lavorativi (22) superiori a quelli dello stesso periodo 2019 (21).

Importante calo anche per l'indice destagionalizzato, sceso del 28,4% secondo le stime dell'Istat, rispetto al mese di febbraio.

A marzo "le condizioni della domanda e le misure di contenimento dell'epidemia di Covid-19 determinano un crollo della produzione industriale italiana”, spiega l'Istat. “In termini tendenziali l'indice corretto per gli effetti di calendario mostra una diminuzione che è la maggiore della serie storica disponibile (che parte dal 1990), superando i valori registrati nel corso della crisi del 2008-2009. Senza precedenti anche la caduta in termini mensili dell'indice destagionalizzato", aggiungono dall'istituto di statistica.

Tutti i principali settori di attività economica registrano flessioni tendenziali e congiunturali, in molti casi "di intensità inedite": nella fabbricazione di mezzi di trasporto e nelle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori la caduta congiunturale e tendenziale supera ampiamente il 50%. Relativamente meno accentuato è il calo nelle industrie alimentari, bevande e tabacco che, considerando la media degli ultimi tre mesi mantengono una dinamica tendenziale positiva.

L'indice destagionalizzato mensile mostra marcate diminuzioni congiunturali in tutti i comparti; variazioni negative caratterizzano, infatti, i beni strumentali (-39,9%), i beni intermedi (-27,3%), i beni di consumo (-27,2%) e l'energia (-10,1%).

Gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano a marzo 2020 diminuzioni particolarmente accentuate in tutti i settori; pertanto variazioni negative si registrano per i beni strumentali (-39%), i beni intermedi (-28,7%), i beni di consumo (-26,2%) e l'energia (-10,5%).

Tutti i principali settori di attività economica registrano variazioni tendenziali negative. Le più rilevanti sono quelle della fabbricazione di mezzi di trasporto (-52,6%), delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-51,2%), della fabbricazione di macchinari e attrezzature n.c.a. (-40,1%) e della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-37%) mentre il calo minore si registra nelle industrie alimentari, bevande e tabacco (-6,5%).

Ultimi commenti

Mi stupisce tanto clamore...siamo stati totalmente bloccati dall'11 Marzo che cosa ci si poteva aspettare?!? Viene tutto rinviato a fine COVID il problema è che ne risulteremo depauperati perchè lo Stato non ha compensato individualmente ma solo con spesa pubblica che andrà ai soliti ignoti...in sostanza se io che sono libero professionista mi volevo sostituire la macchina il 10 giugno ovvero 3 mesi dopo aver smesso di lavorare se tutto va bene lo farò a fine COVID + 3 + mesi senza aver lavorato, visto che oltre a non aver messo da parte denaro l'ho speso diminuendo la parte che era destinata alla macchina. ****!
Ovviamente per questioni burocratiche non ho nemmeno ricevuto i tanto attesi 600€. ****!!
Il rapporto è sul mese
Che botte ragazzi. Da qua a fine anno ci stendono.
qualcosa non mi torna...se in un anno la produzione industriale e' 100 se ci si ferma 1 mese devo avere un calo di circa il 10% non il 30
calo del 30% rispetto al marzo dello scorso anno.
Sono d’accordo !!il lockdown dura otto settimane perdia per ogni settimana di produzione 9% quindi sulla media annuale comprese ferie ad agosto avremo una perdita del 10%.Siamo comunque in linea con gli altri stati che sono andati in lockdown una settimana dopo,in proporzione abbiamo anche perso meno.qui a bergamo molte ditte non si sono mai fermate.
immaginatevi aprile
immaginatevi aprile.....
L'ISTAT fotografa non esprime giudizi. Per il resto se ci fossero stati altri statisti di spessore che oggi abbaiano rabbiosi il virus si sarebbe inchinato a 90 gradi facendo aumentare la produzione.
Secondo quanto comunicato venerdì da Statistisk sentralbyrå (Statistics Norway, l'ente statistico di Oslo), in marzo la produzione industriale è cresciuta in Norvegia del 7,6% annuo, in ulteriore accelerazione rispetto al progresso del 5,4% di febbraio (0,3% in gennaio). Su base mensile la produzione industriale norvegese è invece cresciuta dell'1,4% contro il 2,6% precedente (2,2% il ribasso di gennaio). Fonte: FTA Online Forse una strada alternativa si poteva seguire anche in Italia.
mah....c'era qualche cerebroleso che si aspettava dati positivi???
strano...se é tutto chiuso doveva essere -100%. dati senza senso
si stima che il 50% delle attività è rimasto aperto vedi alimentari etc.
la produzione di marzo non puo influire sempre sul dettaglio di marzo...si vede successivamente
comunque regola considerando che ha chiuso o tre quarti delle imprese considerare un meno 30% vuol dire che il peggio deve ancora ****Secondo me i dati di aprile sono quelli più drammatici quindi questi qua di marzo sono buoni anche troppo belli aspettiamo quelli di aprile scusate
come se il lockdown ha dei precedenti nella storia . Ma questi ci sono o ci fanno?
commento intelligente finalmente
direi 👍
pomeriggio e Conte sarà un anno bellissimo 2.0
Ma é veramente disdicevole quello che dice sulla caduta libera della nostra economia l'Istat ..come dice saggiamente l'amico che mi ha preceduto dopo quasi tre mesi che il nostro sistema eccezionale é praticamente fermo..cosa si aspettavano questi eminenti personalità della statistica che la nostra economia andava a gonfie vele..ma che vadano a studiare o farsi benedire. Grazie Giovanni.
L'isteria collettiva che grazie ai vari virologi ha contagiato l'italia peggio del covid è la goccia che ha fatto (o farà a breve) traboccare il vaso. Vedere gli elicotteri che inseguono bagnanti isolati o altre assurde limitazioni delle ns libertà grida vendetta per secoli, siamo il paese che ha chiuso prima, di più e riaperto più tardi, con una curva dei contagi simile a quella degli altri. Unica salvezza una patrimoniale mirata e straordinaria, prima che il mercato faccia il suo corso.
governati da giullari e saltimbanchi.per i prossimi 20anni saremo presi per i testicoli dall' EU senza alcuna pietà.oltre alla produzione di mascherine , dovremmo dedicarci alla produzione di vaselina o unguenti rettali
io devo capire il senso di aprire tutte le attività commerciali quando l.80 per cento dei cassaintegrati come me nemmeno ha preso la cassa di marzo. e sono passati 2 mesi oramai... le bollette e l'affitto però puntuali puntuali ogni mese eh mi raccomando
Parole buone per oliare un prossimo prelievo forzoso dai nostri conti
Mi piacerebbe tanto conoscere il dato sulla Produzione industriale degli altri Paese europei.
Vedi azionario,bmw,daimler,continental,volkwagen, peugeot,citroen,ecc. ti renderai conto.
da aspettarselo. ora e il momento giusto di investire i capitali in Italia.
Ma se tutti a “ casa “ vi aspettavate un dato diverso ? E in futuro ? Lacrime e sangue
Yeee così smettiamo di sponsorizzare le imprese
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