ROMA (Reuters) - Un quinto degli italiani ha avuto difficoltà nel far fronte agli impegni economici in occasione della seconda ondata di Covid-19 e uno su dieci ha dovuto farsi aiutare.
E' quanto emerge da un rapporto pubblicato oggi da Istat, frutto di una rilevazione condotta tra dicembre 2020 e gennaio 2021.
Sono oltre 11 milioni - il 22,2% della popolazione - le persone che hanno avuto problemi economici: dalle difficoltà a pagare le bollette (13,4%) al dover rinunciare alle vacanze (16,5%), dal non riuscire a far fronte a una spesa imprevista (13,9%) e non riuscire a rimborsare le rate del mutuo (6,3%) a non poter pagare l'affitto (6,7%). Inoltre 3 milioni hanno avuto problemi con le spese alimentari.
"Nel Mezzogiorno sono presenti le situazioni più critiche: ha avuto problemi il 30,7% dei cittadini a fronte del 18,4% del Nord e del 17% nel Centro. Ed è sempre nel Mezzogiorno che la concomitanza di più problemi presenta la frequenza più elevata: il 12,2% ha dovuto affrontare almeno quattro delle difficoltà economiche considerate, ovvero una quota doppia rispetto al Nord (6,0%) e tre volte quella del Centro (4,1%)".
Oltre un italiano su dieci è stato poi costretto a ricorrere "ad aiuti economici (prestiti, sussidi pubblici o altro) o alla vendita di beni di proprietà".
Tra gli occupati, sono soprattutto i lavoratori del commercio ad aver avuto bisogno di aiuti (21,8%), con il 4,7% che ha chiesto prestiti in banca e il 17% aiuti pubblici, mentre guardando all'età le persone che più hanno avuto bisogno di aiuto sono i giovani tra i 25 e i 34 anni (22,1%).
Secondo un italiano su cinque la condizione economica familiare è in peggioramento rispetto al periodo pre-Covid, spiega Istat, aggiungendo che oltre l'80% degli intervistati può contare sull'aiuto di familiari e amici.
L'istituto di statistica rileva inoltre che nella seconda ondata epidemica il clima familiare è positivo per nove persone su dieci, e aumenta il tempo dedicato alla famiglia.
(Antonella Cinelli, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)