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Italia, fiducia imprese stabile a febbraio, torna a salire tra consumatori - Istat

Pubblicato 27.02.2023, 11:27
Aggiornato 27.02.2023, 15:27
© Reuters. Una bandiera italiana e una bandiera dell'Unione europea a Roma. REUTERS/Yara Nardi

ROMA (Reuters) -Si mantiene stabile a febbraio il clima di fiducia delle imprese, mentre dopo la flessione registrata a gennaio torna a salire la fiducia tra i consumatori, che si porta al livello più alto dallo scoppio del conflitto ucraino.

Secondo i dati diffusi stamani da Istat, a febbraio l'indice del comparto manifatturiero si attesta a 102,8, invariato rispetto al mese prima che però è stato rivisto da 102,7.

L'indice composito del clima di fiducia delle imprese - che oltre alla manifattura comprende commercio, costruzioni e servizi - si mantiene a 109,1.

Istat sottolinea la presenza di segnali contrapposti: "Il clima di fiducia peggiora nel comparto dei servizi di mercato e in quello delle costruzioni, rimane stabile nella manifattura e migliora nel commercio al dettaglio".

Passando ai consumatori, l'indice sale a quota 104,0 - massimo da febbraio 2022 - dal 100,9 di gennaio.

Il miglioramento, segnala Istat nella consueta nota, "è dovuto ad un'evoluzione positiva delle opinioni sulla situazione economica generale, ad un aumento delle aspettative sulla situazione economica familiare e a valutazioni in miglioramento sia sull'opportunità di effettuare acquisti nella fase attuale sia sulla possibilità di risparmiare in futuro".

"Le indagini di febbraio hanno confermato il trend di recupero dai minimi toccati lo scorso autunno", commenta Paolo Mameli, senior economist della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo (BIT:ISP), aggiungendo che "la 'normalizzazione' delle catene internazionali del valore, assieme alla stabilizzazione dei prezzi dell'energia, sta sostenendo il settore manifatturiero".

Mameli spiega che anche in Italia, come altrove nella zona euro, "il ciclo economico si sta dimostrando più resiliente del previsto" e l'inflazione sta rallentando più rapidamente del previsto. Elementi che per la prima volta dallo scoppio della guerra configurano rischi al rialzo sulla previsione di crescita di Intesa per il Pil di quest'anno, attualmente a 0,6%.

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(Antonella Cinelli, editing Sabina Suzzi, Stefano Bernabei)

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