Investing.com - Non finiscono le previsioni negative sull’economia italiana e questa volta è il turno di Oxford Economics, istituto britannico specializzato nelle analisi sulle prospettive economiche di un paese.
Secondo gli analisti britannici, dunque, il primo trimestre del 2019 potrebbe segnare una flessione del Pil italiano, evidenziando “rischi chiaramente al ribasso” per il nostro paese, dopo il segno meno della seconda metà del 2018 e una crescita ferma per il 2019.
Tra i fattori che pongono a rischio lo stato di salute, spiegano gli esperti di Oxford Economics, ci sono gli sviluppi politici interni e gli elementi esterni che “potrebbero deprimrere l’attività, quali un rallentamento dell’Eurozona maggiore del previsto e un’intensificazione del protezionismo globale”.
“Se qualcuno di questi rischi di materializzasse”, spiega Nicola Nobile, lead economist dell’istituto, “potrebbe spingere l’economia in una contrazione per l’intero 2019”.
Inoltre, il divario tra la crescita del pil italiano rispetto al resto dell’Europa, “rafforza la nostra opinione che fattori specifici dell’Italia hanno avuto un ruolo chiave”. Tra questi ci sono i mercati e le aziende colpite dall’incertezza sulla policy del governo, con la debole performance economica destinata a restare “un rompicato” per l’esecutivo italiano.
Inoltre, ad aggravare la situzione ci sarebbero le scelte del governo guidato da Giuseppe Conte, con la legge di bilancio che “rinvia i problemi” senza affrontandoli, con la maggior parte delle misure originali di spesa che sono state soltanto spostate al 2020. Tali scelte, potrebbero portare all’aumento dell’IVA, potenzialmente fattore di ulteriore rallentamento della crescita economica.
Oltre alla politica, le banche italiane restano elemento di debolezza del sistema italiano. “La loro elevata esposizione al debito sovrano rischia di danneggiare i loro cuscinetti di capitale e vosti di finanziamento”, aggiungono da OE.
Inoltre, la debolezza dei conti pubblici mantiene l’Italia “sull’orlo della sostenibilità fisale”, anche se sarebbe scampato il pericolo di un “imminente crisi fiscale” a causa del carattere a “lungo termine” del debito italiano.
Infine, con una economia italiana “molto più vulnerabile ai rischi e alla situazione politica” l’incertezza sarà caratteristica dominante nei prossimi mesi. “Non è chiaro quanto un governo con alcune contraddizioni durerà”, concludono gli analisti, in quanto “nuove elezioni nel 2019 sono un’evidente possibilità”.