Di Alessandro Albano
Investing.com - Arrivano buone notizie dal fronte macroeconomico per l'Italia, dopo che l'Istat ha mostrato un tasso di crescita del prodotto interno lordo ben oltre le previsioni nel secondo trimestre e tra i migliori in Europa, con disoccupazione diminuita oltre le previsioni.
Secondo le prime stime, l'economia italiana è aumentata del 2,7% rispetto al +0,2% del trimestre precedente (consenso +1,3%), e del +17,3% su base annua rispetto al +15,6% previsto dagli analisti di Investing.com.
La variazione congiunturale, spiega l'ufficio statistico, "è la sintesi di una sostanziale stazionarietà del valore aggiunto nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca e di un aumento sia in quello dell’industria, sia in quello dei servizi".
Dal lato della domanda, c'è un contributo positivo "sia della componente nazionale sia della componente estera netta", con la variazione acquisita dal Pil per il 2021 che è pari al +4,8%.
Il forte aumento del Pil nel trimestre pre-estivo fa ben sperare per il 2021 e rema nella traiettoria disegnata dalle ultime stime della Commissione UE, che ad inizio luglio ha rivisto il tasso di crescita nel 2021 al +5% e al 4,2% nel 2022.
"Il miglioramento della situazione sanitaria pone le basi per un'espansione solida e sostenuta" aveva scritto Bruxelles, e "gli investimenti pubblici e privati, sostenuti dalla diminuzione dell'incertezza delle imprese circa le prospettive della domanda e dall'attuazione del Pnrr, sono destinati a rimanere il principale motore di crescita".
Inoltre, l'Istat ha registrato aumento congiunturale degli occupati e una diminuzione sia dei disoccupati sia degli inattivi. Secondo i dati diffusi, il tasso di disoccupazione si porta al 9,7% - tornando dopo cinque mesi sotto la soglia del 10% - dal 10,2% rivisto del mese precedente e contro attese pari a 10,4%.
Il tasso di occupazione aumenta al 57,9% dal 57,5% rivisto del mese prima, con tasso di inattività che scende al 35,8% nella fascia 15-64 anni.
Eurozona
Tra aprile e giugno, il Pil dell'area euro è aumentato del 2,0% rispetto al -0,3% del trimestre precedente e oltre il +1,5% previsto dal mercato. Su base annua, il tasso di crescita è aumentato del 13,7% dal -1,3% di gennaio marzo.
Nelle maggiori economie, la Germania ha osservato un Pil al +9,2% su base annua e al +1,5% sul trimestre precedente, mentre a fare meglio dell'Italia ci ha pensato la Spagna con il +19,8% YoY e +2,8% QoQ. Parigi ha registrato una crescita annuale del 18,7% ma sul trimestre ha portato a casa il +0,9%.
Guardando l'inflazione, il tasso annuale dell'area euro è in linea con il nuovo obiettivo simmetrico della BCE del 2%. In dettaglio, l'inflazione dei prezzi al consumo dovrebbe attestarsi al +2,2% a luglio, in aumento rispetto all'1,9% di giugno secondo le prime stime Eurostat.
Tra le componenti, è l'energia che dovrebbe registrare il tasso annuo più elevato a luglio aumentando al 14,1% rispetto al 12,6% di giugno.
Su base mensile, i prezzi sono diminuiti dello 0,1% dal +0,3% registrato a giugno.