Investing.com – L’euro è sceso ad un nuovo minimo di 3 anni e mezzo contro la sterlina, con i timori per le finanze in Spagna e Italia che pesano sulla moneta unica, spingendo la domanda di sterlina come valuta rifugio.
Negli scambi europei della mattinata il cambio EUR/GBP ha toccato 0,7850, il minimo dall’inizio del novembre 2008; successivamente il cambio si è attestato a 0,7851, in calo dello 0,17%.
Supporto a 0,7736, minimo di mercoledì e resistenza a breve termine a 0,7875, massimo della sessione.
L’euro è andato sotto pressione nell’incertezza verso la situazione del salvataggio bancario spagnolo e dell’eventuale accettazione di perdite da parte dei titolari di bond.
Il rendimento dei titoli spagnoli a 10 anni è salito al 6,7%, riavvicinandosi alla soglia critica del 7%, considerata insostenibile nel lungo termine. Il rendimento dei titoli italiani a 10 anni è salito al 6,05%,
La sterlina resta supportata dall’annuncio della Banca d’Inghilterra di 80 miliardi di sterline al programma di prestito 'funding for lending', che offrirà prestiti più vantaggiosi a privati ed imprese.
Gli investitori restano cauti e attendono che il Presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, compaia davanti al Comitato Bancario del Senato a Washington. A giugno Bernanke aveva dichiarato di essere pronto, qualora fosse necessario, a nuove mosse mirate al sostegno della crescita economica, compreso l’aumento degli acuisti di asset.
L’euro è sceso al minimo di 6 settimane contro lo yen, con EUR/JPY in calo dello 0,72% a 96,28, e si è indebolito contro il dollaro USA con EUR/USD in calo dello 0,50% a 1,2187.
Sempre oggi i dati ufficiali hanno mostrato che l’IPC della zona euro è rimasto stabile al 2,4% a giugno, invariato rispetto al mese precedente ed in lien acon le aspettative.
Su base mensile, l’IPC è sceso dello 0,1% contro le aspettative di una lettura invariata, dopo essere sceso dello 0,1% a maggio.
Negli scambi europei della mattinata il cambio EUR/GBP ha toccato 0,7850, il minimo dall’inizio del novembre 2008; successivamente il cambio si è attestato a 0,7851, in calo dello 0,17%.
Supporto a 0,7736, minimo di mercoledì e resistenza a breve termine a 0,7875, massimo della sessione.
L’euro è andato sotto pressione nell’incertezza verso la situazione del salvataggio bancario spagnolo e dell’eventuale accettazione di perdite da parte dei titolari di bond.
Il rendimento dei titoli spagnoli a 10 anni è salito al 6,7%, riavvicinandosi alla soglia critica del 7%, considerata insostenibile nel lungo termine. Il rendimento dei titoli italiani a 10 anni è salito al 6,05%,
La sterlina resta supportata dall’annuncio della Banca d’Inghilterra di 80 miliardi di sterline al programma di prestito 'funding for lending', che offrirà prestiti più vantaggiosi a privati ed imprese.
Gli investitori restano cauti e attendono che il Presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, compaia davanti al Comitato Bancario del Senato a Washington. A giugno Bernanke aveva dichiarato di essere pronto, qualora fosse necessario, a nuove mosse mirate al sostegno della crescita economica, compreso l’aumento degli acuisti di asset.
L’euro è sceso al minimo di 6 settimane contro lo yen, con EUR/JPY in calo dello 0,72% a 96,28, e si è indebolito contro il dollaro USA con EUR/USD in calo dello 0,50% a 1,2187.
Sempre oggi i dati ufficiali hanno mostrato che l’IPC della zona euro è rimasto stabile al 2,4% a giugno, invariato rispetto al mese precedente ed in lien acon le aspettative.
Su base mensile, l’IPC è sceso dello 0,1% contro le aspettative di una lettura invariata, dopo essere sceso dello 0,1% a maggio.