FRANCOFORTE (Reuters) - La riduzione da parte della Banca centrale europea degli ingenti investimenti nel debito pubblico potrebbe avere solo un impatto modesto sulla crescita e sull'inflazione.
Lo ha detto il capo economista della Bce, Philip Lane.
"I nostri modelli suggeriscono che la riduzione del portafoglio di asset di 500 miliardi di euro cumulativi normalizzati ... nel corso di 12 trimestri contribuisce a ridurre l'inflazione di 0,15 punti percentuali e la produzione di 0,2 punti percentuali", ha affermato Lane.
La Bce prevede di ridurre l'ammontare del debito di 15 miliardi di euro al mese a partire da marzo, ma questa cifra sarà rivista e alcuni banchieri centrali hanno già chiesto di accelerare i tempi a partire dal terzo trimestre.
Nel suo discorso, Lane ha affermato che l'inasprimento delle politiche monetarie della Bce, compresa una serie di rialzi dei tassi avvenuti a partire dall'estate scorsa, sta già riducendo l'inflazione, ma gran parte del suo effetto è "ancora in fase di realizzazione".
"Si stima che l'inflazione diminuirà di circa 1,2 punti percentuali nel 2023 e di 1,8 punti percentuali nel 2024 a seguito dell'inasprimento, mentre l'impatto negativo sulla crescita del Pil reale è stimato a circa 1,5 punti percentuali in media nei tre anni", ha aggiunto.
(Tradotto da Chiara Bontacchio, editing Claudia Cristoferi)