Investing.com - La crescita dei prezzi al consumo USA è rallentata a novembre, alimentando le aspettative che la Federal Reserve prenda una pausa dall’inasprimento della politica monetaria dopo l’aumento dei tassi in programma la prossima settimana.
Il Dipartimento per il Lavoro USA ha reso noto che l’indice sui prezzi al consumo (IPC) è rimasto invariato rispetto al mese scorso, rallentando dopo l’aumento dello 0,3% di ottobre.
Gli analisti si aspettavano un aumento dello 0,1%.
Nei 12 mesi terminati a novembre, i prezzi al consumo sono saliti del 2,2%, in linea con le previsioni ed in calo dal 2,5% di ottobre.
L’indice IPC core, un importante indicatore delle pressioni sui prezzi al consumo che esclude i costi di alimenti ed energia, è salito dello 0,2% rispetto al mese prima, in linea con le previsioni e con l’aumento precedente. L’incremento annuo dell’indice IPC core è stato del 2,2%, come previsto.
I prezzi core sono considerati dalla Federal Reserve un indicatore migliore delle pressioni inflazionarie a lungo termine poiché escludono i costi delle categorie volatili come alimenti ed energia. La banca centrale di solito punta ad un’inflazione core vicina al 2%.
Gli economisti al momento si aspettano che la Fed proceda con l’aumento di un quarto di punto dei tassi di interesse al termine dei due giorni di vertice sulla politica monetaria, il 19 dicembre, sebbene lo scetticismo per le prospettive per il 2019 sia aumentato sulla scia dei timori per il rallentamento dell’economia globale.
I mercati si aspettano solo un aumento il prossimo anno, con i policymaker che ultimamente si sono mostrati più cauti.
I trader presteranno particolare attenzione alla decisione della settimana prossima, che comprenderà un aggiornamento delle previsioni economiche della Fed, incluse quelle sui tassi di interesse nel grafico dot-plot, ed alla conferenza stampa post-vertice del Presidente della banca Jerome Powell.