Investing.com - L’inflazione annua statunitense è salita in linea con le aspettative ad aprile, mentre l’inflazione core è salita meno del previsto, alimentando le probabilità che la Federal Reserve si attenga al suo piano di un aumento graduale dei tassi di interesse.
L’inflazione al consumo è salita al tasso annuo del 2,5% il mese scorso, ha reso noto il Dipartimento per il Lavoro, rispetto al 2,4% del mese precedente.
L’indice IPC core, un indicatore fondamentale per le pressioni sui prezzi al consumo core che esclude i costi di alimentari ed energetici, ha segnato un aumento del 2,1% su base annua. Gli economisti si aspettavano un incremento del 2,2%.
Su base mensile, l’indice IPC è salito dello 0,2%, meno dello 0,3% previsto, mentre l’indice IPC core ha visto un aumento dello 0,1% rispetto al mese prima.
I prezzi core sono considerati dalla Fed un indicatore migliore delle pressioni inflazionarie a lungo termine proprio perché escludono i costi delle categorie volatili come alimenti ed energetici.
L’inflazione rimane una fonte di preoccupazione per i mercati dal momento che l’aumento delle pressioni sui prezzi potrebbe spingere la Fed ad alzare i tassi di interesse ad un tasso più veloce del previsto.
I mercati si aspettano che il prossimo intervento sui tassi avvenga durante il vertice di giugno della Fed e che sia seguito da un altro aumento a settembre, secondo lo Strumento di Controllo dei Tassi della Fed di Investing.com.
Le probabilità di un ulteriore aumento a dicembre, per un totale di quattro aumenti nel 2018, oscillano a poco meno della soglia del 50%.