di Francesco Canepa
FRANCOFORTE (Reuters) - La proposta della Commissione Europea di limitare i poteri della Bce nella supervisione bancaria è "di gran lunga troppo rigida" e rischia di vanificare gli sforzi dell'istituto centrale per rendere il settore più sicuro.
Lo ha detto intervenendo al Parlamento Europeo Daniele Nouy, mettendo in discussione parte del pacchetto della Commissione sulle regole per stabilire quanto capitale Pillar 2 le banche devono mantenere per assorbire eventuali perdite, lo strumento più potente in mano a Bce.
"La legge proposta sul Pillar 2, che correttamente punta ad una ulteriore convergenza nella supervisione, cerca di mettere una cornice alle attività di supervisione che è troppo rigida in alcuni aspetti essenziali", ha detto Nouy, responsabile della supervisione bancaria della Bce.
Nouy ritiene che la sorveglianza dovrebbe poter domandare alle banche di rispettare i requisiti di Pillar 2 usando la definizione di capitale più restrittiva, cioè il Core Equity Tier 1.
Aggiunge che gli strumenti addizionali di Tier 1 - fra cui alcune forme di bond convertibili che le banche hanno usato estensivamente dalla crisi per raccogliere fondi - pongono "significativi temi di supervisione" e sono principalmente utilizzati quando una società è già in cattive condizioni.
Nouy rileva anche che la Commissione non ha fatto abbastanza in alcune aree, come gli Npl, e di non essere favorevole alla proposta riduzione della frequenza dei rapporti regolatori da parte delle piccole banche.
Apprezza però altri aspetti della proposta, cone una più stretta sorveglianza prudenziale delle holding e dei gruppi stranieri significativi operanti nell'Unione Europea.