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Titoli asiatici in calo, attesa per i dati USA e per la BCE;Nikkei -0,8%

Pubblicato 07.11.2013, 08:44
Investing.com – I titoli asiatici sono in calo questo giovedì, mentre gli investitori attendono i dati economici USA ed il vertice di politica monetaria della BCE.

Alla chiusura degli scambi asiatici l’indice Hang Seng di Hong Kong è sceso dello 0,75%, in Australia, l’indice ASX/200 ha chiuso in calo dello 0,22% ed il
Nikkei 225 ha chiuso in calo dello 0,76%.

I mercati attendono il rilascio degli importanti dati economici USA nel corso della settimana per cercare di stabilire la tempistica del ridimensionamento del programma di acquisti della Fed.

Gli USA rilasceranno i dati preliminari sulla crescita economica del terzo trimestre nel corso della giornata, mentre l’attesissimo report sull’occupazione non agricola di ottobre è previsto per venerdì.

Gli investitori attendono l’esito del vertice della BCE fissato nel corso della giornata.

Sebbene per oggi non sia previsto alcun cambiamento della politica della BCE, molti investitori si aspettano che la banca segnali la possibilità di un ulteriore allentamento della politica monetaria durante il vertice di dicembre.

A Tokio il Nikkei è in calo per via del recupero dello yen nei confronti del dollaro che ha pesato sul sentimento.

Il cambio USD/JPY è sceso al minimo della seduta di 98,54m staccandosi dal massimo della seduta di 98,74. Uno yen più debole aumenta il valore dei redditi rimpatriati dall’estero delle imprese nipponiche e pesa così sulle previsioni per i proventi dell’export.

I titoli Toyota hanno visto un calo dell’1,25% dopo che la casa automobilistica ha pubblicato degli utili trimestrali do 438,43 miliardi di yen, altamente al di sotto delle aspettative.

Gli altri titoli automobilistici sono in calo, con Mazda e Mitsubishi che perdono rispettivamente l’1,4% e l’1,35%.

Intanto, ad Hong Kong, l’Hang Seng è in calo, con i traders che attendono l’importante vertice del Partito Comunista nel corso del week end.

Il vertice del Partito Comunista Cinese si terrà a Pechino dal 9 al 12 novembre, nelle aspettative che il nuovo governo presenti nuove riforme economiche.

Gli operatori dei mercati restano preoccupati dalla manovra della settimana scorsa sui tassi di interesse cinesi, nei timori di una stretta della liquidità.

Il settore bancario ha segnato i maggiori ribassi nell’indice, con China Construction Bank che segna un calo dell’1,2%, Industrial and Commercial Bank of China che segnano un calo dell’1,2%, mentre China CITIC Bank segna -1,6%.

In Australia, l’indice ASX/200 è in calo dopo i dati che hanno mostrato 1.100 nuovi posti di lavoro ad ottobre, contro le aspettative di un aumento di 10.000. Il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 5,7%.

I titoli bancari restano al centro dell’attenzione: Australia & New Zealand Banking Group e National Australia Bank Commonwealth Bank of Australia hanno segnato i rispettivi calo del 4,2% e del 3,4%, nel trading di ex-dividendi.

Al rialzo invece Commonwealth Bank of Australia che segna +1,75% dopo che JPMorgan ha aumentato il rating del titolo a ‘overweight’.

I futures dei mercati europei puntano ad un’apertura leggermente al rialzo.

I futures dell’EURO STOXX 50 indicano un calo dello 0,15%, i futures del francese CAC 40 segnano un calo dello 0,15%, a Londra i futures FTSE 100 indicano un calo dello 0,15% mentre in Germania i futures DAX puntano ad un’apertura stabile.

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