LONDRA (Reuters) - I timori dell'uscita del Regno unito dall'Unione europea, in vista del voto britannico del 23 giugno, agitano i mercati, con la sterlina che si è indebolita, toccando il minimo delle otto settimane contro il dollaro a 1,4156 dollari.
L'euro è sceso al minimo dei tre anni contro lo yen a 118,97 yen e dei tre mesi contro il franco svizzero a 1,0838, ma si è spinto al massimo di un mese contro la sterlina, a 0,7950 sterline. Le incertezze favoriscono infatti le due valute viste come rifugio in una fase di forte avversione al rischio.
Lo spettro della possibile uscita del Regno unito dall'Ue agita i vertici britannici, alla luce di sondaggi che mostrano un voto quasi ugualmente ripartito fra le due posizioni al referendum. L'incertezza dell'esito del voto britannico, come anche quello delle presidenziali Usa più avanti, pesano sulle valute a più alto rendimento.
"Il referendum si avvicina e i sondaggi di opinione mostrano una competizione (presidenziale) molto serrata" dice Shin Kadota, strategist a Barclays (LON:BARC).
Il primo ministro britannico David Cameron in un'intervista alla Bbc ha sottolineato i pericoli di un abbandono dell'Unione, facendo riferimento a possibili tagli a pensioni e sistema sanitario nazionale, e ai vantaggi di una permanenza in termini di posti di lavoro.