Di Mauro Speranza
Investing.com – Il coronavirus sta colpendo con forza le economie di tutti i paesi, Germania compresa. Il dato preliminare relativo al Prodotto Interno Lordo tedesco del secondo trimestre 2020, infatti, ha visto un calo pari al 10,1% rispetto ai primi tre mesi dell'anno.
Si tratta della massima contrazione dall'avvio delle rilevazioni su base trimestrale, nel 1970 e porta ufficialmente il paese in recessione tecnica, dopo la contrazione del Pil tedesco pari al 2% arrivata nel primo trimestre 2020. Inoltre, il dato è risultato anche peggiore rispetto alle previsioni degli analisti, che si attendevano un -9%.
Ancora peggiore è risultato il dato su base annua, calcolato nel confronto col secondo trimestre 2019, segnalando un calo dell'11,7%. Anche in questo caso si tratta di un calo peggiore delle previsioni, ferme al 10,9%.
Dal fronte occupazionale, il tasso di disoccupazione di luglio è rimasto invariato al 6,4% con una variazione mensile di -18 mila unità.
L'impatto del coronavirus e la possibile ripresa tedesca
Come accaduto negli altri paesi, a pesare sull'economia tedesca sono state le misure restrittive attuate per contenere la diffusione del coronavirus, con la chiusura di fabbriche, esercizi commerciali, hotel e ristoranti e la cancellazione dei grandi eventi, spiegano dall'Ufficio federale di statistica (Stba).
Il ritorno alla crescita dovrebbe arrivare nel terzo trimestre, prevede l'istituto tedesco di ricerca economica (Diw), quando il Pil dovrebbe espandersi del 3%.
Tuttavia, secondo Claus Michelsen del Diw, probabilmente saranno necessari due anni prima che l'economia della Germania torni ai livelli precedenti alla crisi.
“Massimo impegno dalla Banca centrale europea”
Nel frattempo, dal bollettino economico della BCE si ribadisce la volontà dell'istituto centrale di agire all'interno di un contesto “di elevata incertezza e notevole capacità inutilizzata nell'economia” che sta colpendo tutti i paesi, non solo europei.
Il consiglio direttivo della BCE, spiega il bollettino, "ribadisce il massimo impegno a intraprendere tutto ciò che sarà necessario nell'ambito del proprio mandato per sostenere tutti i cittadini dell'area dell'euro in questo momento di estrema difficoltà. Ciò si applica innanzitutto al ruolo che svolge nell'assicurare che la politica monetaria sia trasmessa a tutti i settori dell'economia e a tutti i paesi, nel perseguimento del mandato di stabilità dei prezzi”.
"Il Consiglio direttivo resta quindi pronto ad adeguare tutti i suoi strumenti, ove opportuno, per assicurare che l'inflazione continui ad avvicinarsi stabilmente al livello perseguito, in linea con il suo impegno alla simmetria”, aggiungono dall'istituto centrale europeo.