(Reuters) - Le esportazioni di petrolio russo, escluse quelle verso gli Stati ex-sovietici, sono salite in media a 4,88 milioni di barili al giorno (bpd) nelle prime quattro settimane di aprile, in aumento di oltre il 2% rispetto a marzo.
Lo ha riferito a Reuters una fonte a conoscenza dei dati.
L'aumento rappresenta un indicatore di come le esportazioni di materie prime russe, una fonte essenziale delle entrate del Paese, sia resiliente di fronte alle pesanti sanzioni occidentali per quella che Mosca definisce un'"operazione militare speciale" in Ucraina.
Tuttavia, i trader hanno messo in guardia sulle nuove sfide imminenti per le esportazioni di petrolio russo, in quanto le principali società di trading globale prevedono di ridurre gli acquisti dalle compagnie petrolifere statali russe già dal 15 maggio per evitare di essere in violazione delle sanzioni dell'Unione europea.
Le società si sono adeguate ai nuovi termini di mercato ad aprile, hanno detto i trader, e diverse quote di carico che erano state cancellate inizialmente sono state aggiunte alla pianificazione o sostituite da altri produttori.
(Tradotto da Alice Schillaci, editing Gianluca Semeraro)