MADRID (Reuters) - Banca di Spagna migliora lo scenario per la crescita, innalzando di tre decimi la propria attesa sull'espansione del prodotto interno lordo 2017 a 2,8%; il precedente 2,5% era l'attesa sia dell'istituto centrale sia del governo.
Rivista in senso migliorativo anche l'attesa sul 2018 - da 2,1% a 2,3% - e sul 2019, da 2% a 2,1%.
I rischi al ribasso sulle prospettive per la congiuntura derivano principalmente dal contesto esterno - la crescita del protezionismo, l'incertezza sulle conseguenze della Brexit e il timore legato ai prossimi appuntamenti elettorali francese e tedesco.
Sul fronte interno i rischi riguardano invece la possibilità di procedere nel percorso delle risorse strutturali con una minoranza in parlamento e gli effetti delle misure di consolidamenti richieste per il rientro del deficit.
In un'intervista odierna il responsabile all'Economia Luis de Guindos ribadisce intanto che Madrid rispetterà l'impegno sottoscritto in sede Ue che le impone di riportare il rapporto deficit/Pil a 3,1% quest'anno.
Nei primi tre mesi del 2017, dicono i dati preliminari diffusi oggi in attesa di quelli definitivi a fine aprile, l'economia ha visto una crescita tendenziale di 0,8%, performance migliore rispetto al secondo semestre dell'anno scorso.
"Gli indicatori sul commercio globale mettono in evidenza un mercato più espansivo e questo ha sostenuto la dinamica delle esportazioni" si legge nel rapporto trimestrale della banca centrale.
Sempre secondo Banca di Spagna, l'espansione dell'economia va inoltre legata alla buona performance dei consumi.
Quanto infine all'inflazione, il balzo a 3% di febbraio e marzo va giudicato un fenomeno transitorio dovuto all'effetto base della voce energia. Per la media 2017 Banca di Spagna ha intanto una stima di 2,2%.