Investing.com - Borse asiatiche miste mentre le esportazioni giapponesi sono agevolate da uno Yen meno forte, mentre scivolano i dividendi del settore delle materie prime tra le discussioni su un possibile rialzo dei tassi d'interesse cinesi.
Nel corso degli ultimi scambi asiatici, l'Hang Seng di Hong Kong è crollato dell'1,61%, il Kospi sudcoreano è sceso dello 0,35% ed il Nikkei 225 è salito dello 0,90%.
I guadagni del Nikkei si sono verificati a seguito dei buoni risultati registrati dagli esportatori grazie al ribasso dello Yen contro il Dollaro.
Il gigante dell'elettronica Sony ha visto rialzare i dividendi dell'1,88%, Panasonic si arrampica dell'1,19% mentre quelli di Honda, che ottiene dall'estero circa l'80% del fatturato, sono saliti dell'1,95%.
I dividendi della East Japan Railway hanno registrato una ripresa del 2,76% dopo la ricapitalizzazione finalizzata all'acquisto da parte di Goldman Sachs. La rivale Central Japan Railway è salita dell'1,22%.
Il produttore di wafer di silicioo Sumco Corporation è crollato del 9,63% dopo l'annuncio, da parte dell'azienda, di perdite per 66 miliardi di yen nell'attuale anno fiscale, dovute ad un calo delle esportazioni.
Ad Hong Kong, i dividendi del settore delle materie prime hanno segnato un calo a causa del ribasso dei prezzi del petrolio greggio e dei metalli tra i timori legati ad un possibile aumento dei tassi d'interesse di riferimento da parte della Cina, nel tentativo di combattere l'inflazione.
I dividendi del maggior estrattore di petrolio cinese, Cnooc, hanno registrato un calo del 3,12%, il gigante del gas e del petrolio PetroChina del 2,77% ed il produttore di rame Jiangxi Copper del 2,77%.
Fosche le prospettive dei mercati azionari europei, con l'Euro Stoxx 50 in ribasso dello 0,5%, il Cac 40 francese dello 0,37%, il Ftse 100 dello 0,43% ed il Dax tedesco dello 0,2%.
Il bilancio di austerità irlandese, atto a fronteggiare quella che il ministro delle finanze Brian Lenihan ha definito "la peggiore crisi della nostra storia", è passato.
Nel corso degli ultimi scambi asiatici, l'Hang Seng di Hong Kong è crollato dell'1,61%, il Kospi sudcoreano è sceso dello 0,35% ed il Nikkei 225 è salito dello 0,90%.
I guadagni del Nikkei si sono verificati a seguito dei buoni risultati registrati dagli esportatori grazie al ribasso dello Yen contro il Dollaro.
Il gigante dell'elettronica Sony ha visto rialzare i dividendi dell'1,88%, Panasonic si arrampica dell'1,19% mentre quelli di Honda, che ottiene dall'estero circa l'80% del fatturato, sono saliti dell'1,95%.
I dividendi della East Japan Railway hanno registrato una ripresa del 2,76% dopo la ricapitalizzazione finalizzata all'acquisto da parte di Goldman Sachs. La rivale Central Japan Railway è salita dell'1,22%.
Il produttore di wafer di silicioo Sumco Corporation è crollato del 9,63% dopo l'annuncio, da parte dell'azienda, di perdite per 66 miliardi di yen nell'attuale anno fiscale, dovute ad un calo delle esportazioni.
Ad Hong Kong, i dividendi del settore delle materie prime hanno segnato un calo a causa del ribasso dei prezzi del petrolio greggio e dei metalli tra i timori legati ad un possibile aumento dei tassi d'interesse di riferimento da parte della Cina, nel tentativo di combattere l'inflazione.
I dividendi del maggior estrattore di petrolio cinese, Cnooc, hanno registrato un calo del 3,12%, il gigante del gas e del petrolio PetroChina del 2,77% ed il produttore di rame Jiangxi Copper del 2,77%.
Fosche le prospettive dei mercati azionari europei, con l'Euro Stoxx 50 in ribasso dello 0,5%, il Cac 40 francese dello 0,37%, il Ftse 100 dello 0,43% ed il Dax tedesco dello 0,2%.
Il bilancio di austerità irlandese, atto a fronteggiare quella che il ministro delle finanze Brian Lenihan ha definito "la peggiore crisi della nostra storia", è passato.