di Lucia Mutikani
WASHINGTON (Reuters) - La crescita dei posti di lavoro negli Stati Uniti è rallentata più del previsto a settembre, con l'attesa ripresa dalla crisi del Covid-19 resa più difficile dall'esaurimento delle misure di sostegno governative e dalla persistenza della pandemia, mantenendo alto il rischio di disoccupazione permanente per molti lavoratori.
Nell'ultimo rapporto mensile sull'occupazione prima delle elezioni presidenziali del 3 novembre, il Dipartimento del Lavoro ha annunciato che gli occupati non agricoli sono aumentati di 661.000 posti di lavoro a settembre, dopo aver visto un aumento di 1,489 milioni ad agosto. Gli economisti intervistati da Reuters avevano stimato la creazione di 850.000 posti di lavoro a settembre.
La crescita dell'occupazione ha toccato il suo picco a giugno, quando gli occupati sono aumentati di 4,781 milioni, una rilevazione record.
Il tasso di disoccupazione è calato al 7,9% a settembre, rispetto all'8,4% visto ad agosto. Anche se il tasso di disoccupazione è sceso rispetto ai massimi del 14,7% rilevati ad aprile, i dati sono stati viziati al ribasso da alcuni intervistati che si sono erroneamente classificati come "impiegati ma assenti da lavoro".
I numeri pubblicati oggi diventeranno sicuramente un nuovo spunto di discussione nella campagna elettorale per la Casa Bianca, in un contesto dove l'impatto economico della pandemia è diventato una delle questioni principali.
(Tradotto da Redazione Danzica, in Redazione a Milano Maria Pia Quaglia)