WASHINGTON (Reuters) - La crescita dell'occupazione americana ha rallentato fortemente in settembre, probabilmente per le conseguenze dell'uragano Florence sull'occupazione nella ristorazione e nel commercio al dettaglio. Calcolato su base non omogenea, il tasso di disoccupazione è sceso al 3,7%, in prossimità di un minimo di 49 anni. Il dato odierno indicherebbe un'ulteriore contrazione del mercato del lavoro.
Il report mostra anche dinamica salariale stabile, probabilmente legata all'andamento dell'inflazione. Questo allevierebbe i timori relativi al surriscaldamento dell'economia e permetterebbe alla Fed di mantenersi sul sentiero del progressivo innalzamento dei tassi d'interesse.
I posti di lavoro sono cresciuti di 134.000 unità lo scorso mese, il dato peggiore registrato in un anno.
Per tenere il passo con la crescita della popolazione in età da lavoro l'economia americana deve creare circa 120.000 posti di lavoro al mese. Il consensus Reuters aveva previsto un incremento per 185.000 unità a settembre, con una disoccupazione al 3,8%.
Il dipartimento del Lavoro ha attribuito una parte della responsabilità del calo alle conseguenze dell'uragano Florence, che ha colpito la Carolina del Sud e del Nord a metà settembre.
La paga media oraria a settembre è cresciuta di otto centesimi, equivalenti allo 0,3%, un aumento stabile rispetto al mese precedente. L'incremento annuo dei salari è del 2,8%, in leggero calo dal 2,9% di agosto.
La crescita dei salari rimane sufficiente per mantenere l'inflazione intorno al livello del 2%, il benchmark della Fed.