WASHINGTON (Reuters) - A febbraio i datori di lavoro hanno assunto decisamente più persone del previsto, facendo sì che il mercato del lavoro si avvicini al massimo impiego, anche se le crescenti tensioni geopolitiche potrebbero intaccare la fiducia delle imprese e rallentare la crescita del mercato del lavoro nei prossimi mesi.
Gli occupati non agricoli sono saliti di 678.000 unità il mese scorso mentre i dati di gennaio sono stati rivisti al rialzo a 481.000 dai 467.000 precedentemente ipotizzati.
Gli economisti interpellati da Reuters avevano previsto un incremento di 400.000.
Le condizioni del mercato del lavoro sono migliorate ulteriormente con il tasso di disoccupazione sceso a 3,8%, minimo da febbraio 2020, rispetto al 4,0% di gennaio.
Il numero uno della Fed, Jerome Powell, ha parlato di un mercato del lavoro "estremamente solido" dicendosi a favore di un rialzo dei tassi da 25 punti base al meeting del 16 marzo sebbene la Fed sia pronta a interventi più aggressivi se ce ne fosse bisogno.
I prezzi del greggio hanno abbondantemente superato la soglia dei 100 dollari al barile da quando è iniziata l'offensiva russa in Ucraina.
"Ci sono molti fattori di preoccupazione al momento: dal conflitto in Ucraina all'inflazione alle stelle", commenta Sam Bullard, senior economist di Wells Fargo (NYSE:WFC) a Charlotte in North Carolina. "Ma la ripresa dell'occupazione continua a brillare nel mare in tempesta".
(Versione italiana Sara Rossi, editing Stefano Bernabei)