Di Alessandro Albano
Investing.com - Gli Stati Uniti hanno messo a segno il loro anno migliore in 28 anni dopo la recessione causata dalla pandemia. Secondo il Bureau of Economic Analysis, il prodotto interno lordo è aumentato a un tasso annuo del 6,9% nell'ultimo trimestre (il più ampi in cinque trimestre) dal +2,3% registrato nei tre mesi precedenti, rispetto ad un consenso raccolto da Investing.com del 5.5%.
Nei 12 mesi del 2021, l'economia Usa è aumentata ad un tasso del 5,7%, il più forte dal 1984, invertendo la contrazione del -3,4% registrato nel 2020, il calo più grande in 74 anni (1946).
L'accelerazione, spiega in nota il Bureau, "è stata guidata da una ripresa delle esportazioni, e da un'accelerazione degli investimenti in scorte e dei consumi", mentre nel quarto trimestre i casi Omciron hanno comportato "continue restrizioni e interruzioni nelle operazioni". Inoltre, sono "diminuiti gradualmente" o "terminati" i programmi di sostegno a famiglie e imprese.
Il contributo maggiore alla crescita è arrivato dall'aumento degli stoccaggi (4,9 punti percentuali), consumi personali (+3,3%), e investimenti fissi (1,3%),mentre le esportazioni sono aumentate del 24,5% guidate "da beni di consumo e forniture industriali".
Il dato di oggi rafforza la narrativa raccontata da Jerome Powell nella conferenza stampa di ieri sera, secondo cui l'economia statunitense è "pronta" per un aumento del target dei fondi federali e ad una graduale riduzione del bilancio della banca (che ormai ha raggiunto circa $8,8 trilioni).
Con più di 3 aumenti previsti nel corso dell'anno, con Powell che non ha risposto alla domanda se ci sarà un aumento ogni meeting, Wall Street è tornata in positivo dopo le montagne russe delle scorse sessioni: il Dow Jones è in rialzo dell'1,2%, il Nasdaq guadagna l'1,3% mentre lo S&P 500 avanza al +1,4%. In calo il titolo a 10 anni all'1,81% di rendimento.