ROMA (Reuters) - La commissione Giustizia del Senato ha approvato oggi un emendamento del governo che inasprisce le pene per la corruzione propria, il reato per effetto del quale un pubblico ufficiale compie un atto contrario al proprio dovere d'ufficio.
Lo ha detto il capogruppo Pd in commissione Giuseppe Lumia.
La pena minima per il reato sale da quattro a sei anni e quella massima da otto a 10 anni.
"Un altro passo in avanti nella lotta alla corruzione. L'Italia non deve essere il Paese dei furbi", scrive su Twitter Lumia, annunciando l'approvazione della norma.
Il ddl torna sui passi della legge anticorruzione dell'ex ministro della Giustizia Paola Severino, approvata nel 2012, inasprendo ulteriormente le pene per i reati contro la pubblica amministrazione, giudicate dall'Anm, il sindacato delle toghe, troppo blande per costituire un efficace deterrente.
Il governo, come ha detto nei giorni scorsi il Guardasigilli Andrea Orlando, è pronto a presentare un emendamento che punisce più severamente anche il reato di falso in bilancio quando il provvedimento passerà al voto dell'aula del Senato, ma non prima della prossima settimana.
(Roberto Landucci)
((Redazione Roma, Reutersitaly@thomsonreuters.com, +390685224395, Reuters.messaging: roberto.landucci.thomsonreuters.com@reuters.net))OLITTOPNEWS Reuters Italy Online Report Top News 20150225T161405+0000