BRUXELLES (Reuters) - La produzione industriale della zona euro a maggio è scesa più del previsto, zavorrata principalmente dal calo della produzione di beni di consumo non durevoli come cibo e vestiti.
Dai dati pubblicati dall'ufficio di statistica dell'Unione europea Eurostat emerge che la produzione industriale nei 19 Paesi della zona euro è diminuita dell'1,0% mese su mese, mentre gli economisti intervistati da Reuters avevano previsto un calo dello 0,2%.
Su anno, la produzione è aumentata in modo massiccio mentre l'economia si sta riprendendo dalla fase peggiore della pandemia di Covid-19 del 2020. Tuttavia, l'aumento del 20,5% è stato inferiore alla previsione media degli economisti Reuters del +22,2%.
Anche il ritmo della ripresa è rallentato, dopo l'aumento della produzione del 39,4% ad aprile rispetto all'anno precedente.
Il calo maggiore a maggio rispetto ad aprile è stato quello dei beni di consumo non durevoli, per i quali la produzione è diminuita del 2,3%, il primo calo quest'anno e il calo più marcato da aprile 2020.
La produzione è scesa dell'1,6% anche per i beni strumentali, come i macchinari, il che potrebbe indicare un calo della produzione anche in futuro.
La produzione di energia è diminuita dell'1,9% su mese, mentre la produzione di beni di consumo durevoli, come automobili o frigoriferi, è aumentata dell'1,6%.
Il calo mensile di maggio è stato aggravato da una revisione al ribasso dei dati sulla produzione di aprile, quando la produzione è aumentata dello 0,6%, invece dello 0,8% stimato da Eurostat il mese scorso.
Anche la produzione della zona euro è aumentata su base mensile a marzo, dello 0,5%, ma è diminuita dell'1,3% a febbraio, secondo i dati Eurostat.
(Tradotto da Alice Schillaci in redazione a Danzica, in redazione a Roma Stefano Bernabei, alice.schillaci@thomsonreuters.com, +48587696614)