Investing.com - I futures dell’oro sono piuttosto deboli nella mattinata di lunedì, con l’incertezza sulla situazione in Spagna e Grecia che continua a spingere gli investitori verso la relativa sicurezza del dollaro USA.
Le aspettative di un ulteriore allentamento da parte della Banca del Giappone durante il vertice del 30 ottobre hanno supportato il metallo prezioso.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange ha scambiato i futures dell’oro con consegna a dicembre a 1.711,65 dollari l’oncia troy nella mattinata europea, pressoché invariati sulla giornata.
Stamane i prezzi sono scambiati nel range stretto tra 1.717,85 dollari l’oncia troy, il massimo della seduta e 1.710,85 dollari l’oncia troy. I futures dell’oro sono scesi il 24 ottobre al livello più basso delle ultime 7 settimane, a 1.699,65 dollari l’oncia troy.
Supporto a 1.688,85 dollari l’oncia troy, il minimo dal 7 settembre e resistenza a 1.731,25, massimo del 22 ottobre.
Intanto i volumi si prevedono ridotti questo lunedì, come conseguenza della prima chiusura non programmata dei mercati statunitensi dal settembre 2001, dovuta al passaggio dell’uragano Sandy nella parte nordorientale degli Stati Uniti.
Le perdite dell’oro sono aumentate al riavvicinarsi dell’euro al minimo di tre settimane contro il dollaro; l’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito dello 0,27% a 80,32, il massimo di sette settimane.
Un dollaro più forte pesa solitamente sull’oro, allentando l’appeal del metallo prezioso come investimento alternativo e rende le materie prime espresse in dollari più costose per i titolari di altre valute.
I mercati restano cauti, con gli investitori che continuano ad attendere qualsiasi indicazione su un avvicinamento della Spagna ad una richiesta formale di salvataggio dai partner della zona euro, che attiverebbe il piano di acquisti della Banca Centrale Europea.
Intanto la capacità della Grecia di rispettare e implementare le misure di austerity richieste dalla troika sono messe in serio dubbio, in seguito alle affermazioni del leader dell’opposizione il quale ha dichiarato che voterà contro il pacchetto di austerity che andrà in parlamento questa settimana.
Il metallo prezioso è supportato dall’attesa del prossimo vertice della Banca del Giappone, nel corso del quale ci si aspetta che la banca implementi ulteriormente le misure di allentamento monetario.
Le aspettative di stimoli monetari tendenzialmente spingono l’oro, poiché il metallo prezioso è visto come bene rifugio e protezione contro l’inflazione.
I traders dell’oro attendono inoltre i dati sull’occupazione non agricola che saranno rilasciati venerdì, dopo il calo inaspettato del tasso di disoccupazione al 7,8% a settembre dall’8,1% del mese precedente.
Intanto i dubbi sulla ripresa economia persistono, nonostante i dati di venerdì sul PIL del terzo trimestre migliore del previsto.
L’economia statunitense ha segnato un aumento del 2% nel terzo trimestre, grazie ad un aumento delle spese dei consumatori, dopo essere salito dell’1,3% nel trimestre precedente. Gli economisti avevano previsto una crescita dell’1,9%.
Da un punto di vista tecnico, il metallo prezioso potrebbe vedere ulteriori perdite nel breve termine, dopo essere scesi sotto il livello di 1.800 dollari nel mese precedente.
I futures dell’oro hanno toccato il 5 ottobre un massimo di 11 mesi di 1.798,05 dollari l’oncia troy, spingendo le aspettative verso un nuovo stimolo per supportare la debole economia globale.
Sul comex, l’argento con consegna a dicembre ha segnato -0,3% a 31,93 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a dicembre è sceso dello 0,75% a 3,522 dollari la libbra.
Le aspettative di un ulteriore allentamento da parte della Banca del Giappone durante il vertice del 30 ottobre hanno supportato il metallo prezioso.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange ha scambiato i futures dell’oro con consegna a dicembre a 1.711,65 dollari l’oncia troy nella mattinata europea, pressoché invariati sulla giornata.
Stamane i prezzi sono scambiati nel range stretto tra 1.717,85 dollari l’oncia troy, il massimo della seduta e 1.710,85 dollari l’oncia troy. I futures dell’oro sono scesi il 24 ottobre al livello più basso delle ultime 7 settimane, a 1.699,65 dollari l’oncia troy.
Supporto a 1.688,85 dollari l’oncia troy, il minimo dal 7 settembre e resistenza a 1.731,25, massimo del 22 ottobre.
Intanto i volumi si prevedono ridotti questo lunedì, come conseguenza della prima chiusura non programmata dei mercati statunitensi dal settembre 2001, dovuta al passaggio dell’uragano Sandy nella parte nordorientale degli Stati Uniti.
Le perdite dell’oro sono aumentate al riavvicinarsi dell’euro al minimo di tre settimane contro il dollaro; l’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito dello 0,27% a 80,32, il massimo di sette settimane.
Un dollaro più forte pesa solitamente sull’oro, allentando l’appeal del metallo prezioso come investimento alternativo e rende le materie prime espresse in dollari più costose per i titolari di altre valute.
I mercati restano cauti, con gli investitori che continuano ad attendere qualsiasi indicazione su un avvicinamento della Spagna ad una richiesta formale di salvataggio dai partner della zona euro, che attiverebbe il piano di acquisti della Banca Centrale Europea.
Intanto la capacità della Grecia di rispettare e implementare le misure di austerity richieste dalla troika sono messe in serio dubbio, in seguito alle affermazioni del leader dell’opposizione il quale ha dichiarato che voterà contro il pacchetto di austerity che andrà in parlamento questa settimana.
Il metallo prezioso è supportato dall’attesa del prossimo vertice della Banca del Giappone, nel corso del quale ci si aspetta che la banca implementi ulteriormente le misure di allentamento monetario.
Le aspettative di stimoli monetari tendenzialmente spingono l’oro, poiché il metallo prezioso è visto come bene rifugio e protezione contro l’inflazione.
I traders dell’oro attendono inoltre i dati sull’occupazione non agricola che saranno rilasciati venerdì, dopo il calo inaspettato del tasso di disoccupazione al 7,8% a settembre dall’8,1% del mese precedente.
Intanto i dubbi sulla ripresa economia persistono, nonostante i dati di venerdì sul PIL del terzo trimestre migliore del previsto.
L’economia statunitense ha segnato un aumento del 2% nel terzo trimestre, grazie ad un aumento delle spese dei consumatori, dopo essere salito dell’1,3% nel trimestre precedente. Gli economisti avevano previsto una crescita dell’1,9%.
Da un punto di vista tecnico, il metallo prezioso potrebbe vedere ulteriori perdite nel breve termine, dopo essere scesi sotto il livello di 1.800 dollari nel mese precedente.
I futures dell’oro hanno toccato il 5 ottobre un massimo di 11 mesi di 1.798,05 dollari l’oncia troy, spingendo le aspettative verso un nuovo stimolo per supportare la debole economia globale.
Sul comex, l’argento con consegna a dicembre ha segnato -0,3% a 31,93 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a dicembre è sceso dello 0,75% a 3,522 dollari la libbra.