Investing.com – Il dollaro è in salita contro il franco svizzero quest’oggi, ma le prospettive di un’azione della BCE per allentare la crisi del debito nella zona euro ja limitato i guadagni del biglietto verde.
Il cambio USD/CHF ha toccato 0,9717, durante gli scambi europei della mattinata, il massimo da lunedì; successivamente il cambio si è attestato a 0,9708, in salita dello 0,21%.
Supporto a 0,9655, minimo di lunedì e di un mese e resistenza a 0,9738, massimo di lunedì.
Il sentimento sui mercati è rimasto supportato dalle aspettative che la BCE possa presto agire per abbassare il rendimento dei titoli spagnoli ed italiani dopo che la BCE ha dichiarato la scorsa settimana che la banca potrebbe riprendere il programma di acquisto di bond.
L’agenzia di rating Standard and Poor’s ha rivisto le previsioni per la Grecia a negativo da stabile, avvertendo che Atene probabilmente non rispetterà gli obiettivi finanziari posti dai creditori internazionali, il ché potrebbe causare un default.
Negli USA il Presidente della Federal Reserve Bank di Boston, Eric Rosengren, ha tenuto viva la speculazione verso un intervento della Fed.
Rosengren ha dichiarato che la banca centrale dovrà lanciare un programma di allentamento quantitativo di dimensioni e durata necessaria a rimettere l’economia in piedi.
Le dichiarazioni giungono dopo i dati sull’occupazione USA che hanno mostrato che il tasso di disoccupazione è salito all’8,3%, dall’8,2% del mese precedente.
In Svizzera il Segretariato di Stato per gli Affari Economici ha dichiarato mercoledì che la fiducia dei consumatori è scesa a meno 17 per il periodo da aprile a luglio, contro la lettura di meno 8 nei tre mesi ad aprile e nel pessimismo crescenti sulle previsioni economiche e sulla disoccupazione.
Gli analisti si aspettavano che l’indice salisse a meno 4.
Lo swissie è stabile contro l’euro, con EUR/CHF a 1,2011.
La Banca Nazionale Svizzera ha dichiarato martedì che le riserve di valute estere sono salite al record di 406,5 miliardi a luglio, contro il dato rivisto di 365,1 miliardi di giugno, indicando che la banca centrale ha continuato l’intervento nei mercati per difendere il tetto del tassodi cambio di 1,20.
In seguito al report il ministro delle finanze svizzero ha dichiarato che la SNB era in posizione di stabilire il franco svizzero in maniera illimitata.
Il cambio USD/CHF ha toccato 0,9717, durante gli scambi europei della mattinata, il massimo da lunedì; successivamente il cambio si è attestato a 0,9708, in salita dello 0,21%.
Supporto a 0,9655, minimo di lunedì e di un mese e resistenza a 0,9738, massimo di lunedì.
Il sentimento sui mercati è rimasto supportato dalle aspettative che la BCE possa presto agire per abbassare il rendimento dei titoli spagnoli ed italiani dopo che la BCE ha dichiarato la scorsa settimana che la banca potrebbe riprendere il programma di acquisto di bond.
L’agenzia di rating Standard and Poor’s ha rivisto le previsioni per la Grecia a negativo da stabile, avvertendo che Atene probabilmente non rispetterà gli obiettivi finanziari posti dai creditori internazionali, il ché potrebbe causare un default.
Negli USA il Presidente della Federal Reserve Bank di Boston, Eric Rosengren, ha tenuto viva la speculazione verso un intervento della Fed.
Rosengren ha dichiarato che la banca centrale dovrà lanciare un programma di allentamento quantitativo di dimensioni e durata necessaria a rimettere l’economia in piedi.
Le dichiarazioni giungono dopo i dati sull’occupazione USA che hanno mostrato che il tasso di disoccupazione è salito all’8,3%, dall’8,2% del mese precedente.
In Svizzera il Segretariato di Stato per gli Affari Economici ha dichiarato mercoledì che la fiducia dei consumatori è scesa a meno 17 per il periodo da aprile a luglio, contro la lettura di meno 8 nei tre mesi ad aprile e nel pessimismo crescenti sulle previsioni economiche e sulla disoccupazione.
Gli analisti si aspettavano che l’indice salisse a meno 4.
Lo swissie è stabile contro l’euro, con EUR/CHF a 1,2011.
La Banca Nazionale Svizzera ha dichiarato martedì che le riserve di valute estere sono salite al record di 406,5 miliardi a luglio, contro il dato rivisto di 365,1 miliardi di giugno, indicando che la banca centrale ha continuato l’intervento nei mercati per difendere il tetto del tassodi cambio di 1,20.
In seguito al report il ministro delle finanze svizzero ha dichiarato che la SNB era in posizione di stabilire il franco svizzero in maniera illimitata.