Investing.com — L’accordo commerciale recentemente annunciato tra Stati Uniti e Regno Unito potrebbe non preannunciare una più ampia riduzione dei dazi, hanno avvertito gli analisti di ING in una nota di giovedì, affermando che solo i progressi con la Cina potrebbero cambiare significativamente la situazione.
Sebbene ING abbia notato che l’accordo con il Regno Unito riflette una certa flessibilità sui dazi da parte dell’amministrazione del presidente Donald Trump, non è ancora chiaro se l’accordo preannuncerà una più ampia riduzione dei dazi.
"Siamo scettici sul fatto che l’accordo del Regno Unito possa preannunciare un ritiro molto più ampio da parte dell’amministrazione statunitense. Un accordo con il Regno Unito era un frutto relativamente facile da cogliere, dato che gli Stati Uniti hanno un surplus commerciale di beni con la Gran Bretagna", hanno affermato gli analisti di ING.
"I dazi della Cina al 145% costituiscono più di 15 punti percentuali del tasso medio dei dazi (degli Stati Uniti), anche dopo le recenti esenzioni per l’elettronica... una de-escalation con la Cina è realisticamente l’unica cosa che può spostare significativamente l’ago della bilancia sull’impatto dei dazi."
I funzionari cinesi e statunitensi si preparano a tenere alcuni colloqui commerciali in Svizzera questo fine settimana, con Trump che ha dichiarato di essere aperto a ridurre i dazi contro la Cina se i colloqui progrediscono bene. Un rapporto del New York Post ha affermato che Trump potrebbe ridurre i dazi della Cina al 50% entro la prossima settimana.
Riguardo all’accordo commerciale con il Regno Unito, ING ha affermato che l’impatto economico dell’accordo sull’economia britannica è "trascurabile", mentre le concessioni offerte agli Stati Uniti "non sono considerevoli".
Tuttavia, l’accordo con il Regno Unito non metterà a repentaglio i tentativi del paese di elaborare un accordo commerciale con l’Unione Europea.
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